giovedì 2 aprile 2020

Il Vangelo del Venerdì 3 Aprile 2020


Della 5° settimana di Quaresima.
Prima lettura dal libro de profeta Geremìa (20,10-13)
Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all'intorno!
Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei
persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non
avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa
io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del
povero dalle mani dei malfattori.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (10,31-42) anno pari.
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù.
Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del
Padre; per quale di esse volete lapidarmi?».
Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una
bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"?
Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio-e la Scrittura
non può essere annullata-, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo
voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"?
Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche
se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre
è in me, e io nel Padre».
Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni
battezzava, e qui rimase.
Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno,
ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero».
E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù deve essere lapidato per bestemmia; si è attribuito il nome di Dio.
Gesù chiede ragione con dignità di tanta ostilità nei suoi confronti.
I suoi avversari non sentono ragioni e non danno spiegazioni; è un
bestemmiatore perché si rivolge a Dio come se lo conoscesse da vicino.
E Gesù ancora argomenta (ma quanta pazienza ha?) citando un salmo in cui
Dio afferma; siete tutti dèi.
Niente da fare, Gesù è costretto a scappare, a ritirarsi nel deserto, non ha
alcuna possibilità di essere ascoltato e creduto.
Troppo innovativa la sua idea di Dio, troppo audace, troppo destabilizzante
perché venga accolta.
Anche noi, oggi, impegnati in un percorso di conversione a Dio, siamo
chiamati ad accogliere la novità del Vangelo (e non è sempre facile), che ci
presenta il volto di un Dio che si è raccontato in Gesù e che desidera che
ogni uomo diventi figlio luminosissimo del Padre, perciò, se fatichiamo,
facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.