sabato 9 aprile 2016

il Vangelo di Domenica 10 Aprile 2016

Il Vangelo della 3° Domenica di Pasqua 
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (5,27-32.40-41)
2° Lettura dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni
apostolo (5,11-14)
Dal Vangelo secondo Giovanni (21,1-19) anno C.
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli
sul mare di Tiberìade.
E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro,
Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea,
i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare».
Gli dissero: «Veniamo anche noi con te».
Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte
non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli
non si erano accorti che era Gesù.
Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?».
Gli risposero: «No».
Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra
della barca e troverete».
La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la
grande quantità di pesci.
Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro:
«È il Signore!».
Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse
la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare.
Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando
la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra
se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del
pesce sopra, e del pane.
Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora».
Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete
piena di centocinquantatré grossi pesci.
E benché fossero tanti, la rete non si squarciò.
Gesù disse loro: «Venite a mangiare».
E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?»,
perché sapevano bene che era il Signore.
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli,
dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone,
figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio
di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni,
mi vuoi bene?».
Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli
domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore,
tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene».
Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità
io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi
dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani,
e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe
glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Questo miracolo ricorda tanto un altro momento della
storia degli apostoli assieme a Gesù.
Allora, Pietro non conosceva ancora il rabbì di Nazareth,
ma si fidò della sua Parola, facendo esattamente la stessa
cosa che fa dopo la risurrezione.
Quello fu un inizio importante; ma anche questo, avvenuto
alla presenza di Gesù risorto, ha il sapore di un nuovo inizio;
Pietro è chiamato ad esercitare il suo ministero di principe
degli apostoli con la consapevolezza che la rete della Chiesa
non si romperà mai; il Signore stesso conferma questa sua
scelta ed elezione con il suo potere ed il suo amore.
Anche noi facciamo parte di quel numero di pesci, pescati
a finiti nella rete di Pietro.
Ci rendiamo conto che questa è la grazia più grande che
potessimo ricevere nella nostra vita?
Vivere nella Chiesa significa avere la possibilità di godere
della grazia della presenza del Risorto accanto a noi, ogni
istante della nostra vita.
Cosa possiamo dire?
Dobbiamo solo ringraziare il Signore con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.