Della 4° settimana del Tempo Ordinario.
San Paolo Miki e
Compagni, Martiri.
Prima lettura dalla lettera
agli Ebrei (13,15-17.20-21)
Fratelli, per mezzo di
Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di
lode, cioè il frutto
di labbra che confessano il suo nome.
Non dimenticatevi
della beneficenza e della comunione dei beni, perché
di tali sacrifici il
Signore si compiace.
Obbedite ai vostri
capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi
e devono renderne
conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi.
Ciò non sarebbe di
vantaggio per voi.
Il Dio della pace, che
ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore,
in virtù del sangue di
un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda
perfetti in ogni bene,
perché possiate compiere la sua volontà, operando in
voi ciò che a lui è
gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria
nei secoli dei secoli.
Amen.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco
(6,30-34) anno dispari.
In quel tempo, gli
apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto
quello che avevano
fatto e quello che avevano insegnato.
Ed egli disse loro:
«Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'».
Erano infatti molti
quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il
tempo di mangiare.
Allora andarono con la
barca verso un luogo deserto, in disparte.
Molti però li videro
partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi
e li precedettero.
Sceso dalla barca,
egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché
erano come pecore che
non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È colmo di attenzioni, il Signore
Gesù.
Anzitutto nei confronti dei suoi
più stretti collaboratori che vede affaticati
dalle tante attività che compiono
per seguirlo.
Vede che sono stanchi, generosi
ma consumati dalle troppe cose da fare e, allora,
decide di dare un taglio
all’agenda per restare e riposare con loro, per una specie
di week-end dell’anima che aiuti
tutti a riprendere fiato.
Come sarebbe bello se, nella
Chiesa, ci si accorgesse delle fatiche altrui!
Se i nostri Vescovi, almeno
d’ogni tanto, si occupassero del benessere reale
dei loro collaboratori, i preti!
Se le comunità prestassero
attenzione alla qualità della vita di chi ha consacrato
la vita per il vangelo e per loro
stesse!
Poche attenzioni, concrete,
legate alla vita quotidiana, al cibo, all’igiene, alla compagnia.
Succede, ed è uno strazio
dell’anima, incontrare vecchi sacerdoti che hanno dato la vita
per il Regno e che finiscono la
loro esistenza dimenticati da tutti.
E Gesù, una volta giunto nel
luogo del riposo, si rimette a insegnare agli uomini,
perché vede che hanno bisogno di Lui.
Nemmeno il riposo per il Signore
diventa un idolo, e lascia che la compassione
prevalga sul diritto alla
vacanza.
Che bello, e per questo
preghiamolo!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.