Della 21° settimana
del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicèsi (4,1-8)
Fratelli, vi preghiamo
e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete
imparato da noi il
modo di comportarvi e di piacere a Dio–e così già vi
comportate–, possiate
progredire ancora di più.
Voi conoscete quali
regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.
Questa infatti è
volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate
dall’impurità, che
ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità
e rispetto, senza
lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non
conoscono Dio; che
nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio
fratello, perché il
Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo
già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati
all’impurità, ma alla santificazione.
Perciò chi disprezza
queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso,
che vi dona il suo
santo Spirito.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
(25,1-13) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà
simile a dieci vergini
che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo.
Cinque di esse erano
stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma
non presero con sé
l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero
anche l’olio in
piccoli vasi.
Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò
un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Allora tutte quelle
vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
Le stolte dissero alle
sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre
lampade si spengono”.
Le sagge risposero:
“No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate
piuttosto dai
venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle
andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini
che erano pronte
entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
Più tardi arrivarono
anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore,
signore, aprici!”.
Ma egli rispose: “In
verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque,
perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Tante persone vivono come se
fossero padroni assoluti della propria vita;
si sentono onnipotenti e capaci
di comandare il mondo intero.
Ma appena hanno un sentore della
salute che fugge via, perdono subito il
coraggio, e iniziano a temere la
morte come la peggiore delle disgrazie.
Costoro sono come le vergini
stolte di questa parabola di Gesù.
Essi non hanno saputo fare, nella
loro vita, l’unica cosa davvero importante;
vigilare e attendere con
attenzione la manifestazione del Signore.
Probabilmente anche noi, troppo
spesso, siamo distratti da tante cose da
perdere di vista l’unica cosa
davvero necessaria; avere l’attenzione del cuore
continuamente rivolta verso il
Signore.
Sarà una festa incontrarlo quando
verrà a visitarci.
Ma per riuscirci, dobbiamo tenere
accese le nostre lampade con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.