Della 12° settimana del Tempo Ordinario.
San Guglielmo,
abate.
Prima lettura.
Sia circonciso ogni
maschio in segno di alleanza. Sara ti partorirà un figlio.
Dal libro della Gènesi
(17,1.9-10.15-22)
Quando Abram ebbe
novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono
Dio l’Onnipotente: cammina
davanti a me e sii integro».
Disse [di nuovo] Dio
ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e
la tua discendenza
dopo di te, di generazione in generazione.
Questa è la mia
alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza
dopo di te: sia
circonciso tra voi ogni maschio».
Dio aggiunse ad
Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara.
Io la benedirò e anche
da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di
popoli nasceranno da
lei».
Allora Abramo si
prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni
può nascere un figlio?
E Sara all’età di
novant’anni potrà partorire?».
Abramo disse a Dio:
«Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!».
E Dio disse: «No,
Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco.
Io stabilirò la mia
alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e
della sua discendenza
dopo di lui.
Anche riguardo a
Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo
e molto, molto
numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione.
Ma stabilirò la mia
alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo».
Dio terminò così di
parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.
Parola di Dio.
Vangelo.
Se vuoi, puoi
purificarmi.
Dal Vangelo secondo Matteo
(8,1-4) anno dispari.
Quando Gesù scese dal monte,
molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò
un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore,
se vuoi, puoi
purificarmi».
Tese la mano e lo
toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!».
E subito la sua lebbra
fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati
bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al
sacerdote e presenta
l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù vuole che il lebbroso sia
purificato.
Lo vuole, lo desidera con tutte
le sue forze.
Sa bene quanto sia duro
affrontare la vita nella malattia.
Sa bene quanto sia tragico vagare
nelle campagne come un lebbroso abbandonato
da tutti, reietto, messo ai
margini. Lo sa.
Perciò interviene, perciò sana,
purifica.
Il racconto di Matteo, stringato,
annuncia il desiderio di Dio di liberarci dalla
lebbra del corpo e dello spirito.
Dio vuole la nostra felicità, il
nostro bene, desidera la nostra realizzazione.
Come conciliare questa perentoria
affermazione con l’esperienza che facciamo
del male e del dolore?
Se Dio davvero ci ama e vuole il
nostro bene, perché permette che siamo colpiti
dalla malattia e dal dolore?
Gesù non offre una soluzione a
questa domanda ma indica due percorsi; anzitutto
smentisce che la malattia sia
punizione divina (e questo già mi consola!).
Secondariamente si dimostra
solidale con gli ammalati, ricordando però che la salute
non è tutto; prima della salute
c’è la salvezza.
Possiamo dire, una volta letto il
Vangelo, che nonostante la sofferenza
e la malattia, Dio è buono.
È un gesto di fede affermarlo,
certo, e chiediamo al Signore di sostenerci attraverso
la preghiera, in questa
professione di fede.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.