giovedì 24 giugno 2021

Il Vangelo del Venerdì 25 Giugno 2021

 

Della 12° settimana del Tempo Ordinario.

San Guglielmo, abate.

Prima lettura.

Sia circonciso ogni maschio in segno di alleanza. Sara ti partorirà un figlio.

Dal libro della Gènesi (17,1.9-10.15-22)

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono

Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro».

Disse [di nuovo] Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e

la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione.

Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza

dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio».

Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara.

Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di

popoli nasceranno da lei».

Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni

può nascere un figlio?

E Sara all’età di novant’anni potrà partorire?».

Abramo disse a Dio: «Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!».

E Dio disse: «No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco.

Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e

della sua discendenza dopo di lui.

Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo

e molto, molto numeroso: dodici prìncipi egli genererà e di lui farò una grande nazione.

Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo».

Dio terminò così di parlare con lui e lasciò Abramo, levandosi in alto.

Parola di Dio.

Vangelo.

Se vuoi, puoi purificarmi.

Dal Vangelo secondo Matteo (8,1-4) anno dispari.

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.

Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore,

se vuoi, puoi purificarmi».

Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!».

E subito la sua lebbra fu guarita.

Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al

sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù vuole che il lebbroso sia purificato.

Lo vuole, lo desidera con tutte le sue forze.

Sa bene quanto sia duro affrontare la vita nella malattia.

Sa bene quanto sia tragico vagare nelle campagne come un lebbroso abbandonato

da tutti, reietto, messo ai margini. Lo sa.

Perciò interviene, perciò sana, purifica.

Il racconto di Matteo, stringato, annuncia il desiderio di Dio di liberarci dalla

lebbra del corpo e dello spirito.

Dio vuole la nostra felicità, il nostro bene, desidera la nostra realizzazione.

Come conciliare questa perentoria affermazione con l’esperienza che facciamo

del male e del dolore?

Se Dio davvero ci ama e vuole il nostro bene, perché permette che siamo colpiti

dalla malattia e dal dolore?

Gesù non offre una soluzione a questa domanda ma indica due percorsi; anzitutto

smentisce che la malattia sia punizione divina (e questo già mi consola!).

Secondariamente si dimostra solidale con gli ammalati, ricordando però che la salute

non è tutto; prima della salute c’è la salvezza.

Possiamo dire, una volta letto il Vangelo, che nonostante la sofferenza

e la malattia, Dio è buono.

È un gesto di fede affermarlo, certo, e chiediamo al Signore di sostenerci attraverso

la preghiera, in questa professione di fede.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.