domenica 22 agosto 2021

Il Vangelo del Lunedì 23 Agosto 2021

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Rosa da Lima, Vergine.

Prima Lettura

Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per attendere il suo Figlio che egli ha risuscitato.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1,1-5.8b-10)

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre

e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.

Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere

e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della

vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo,

davanti a Dio e Padre nostro.

Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui.

Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola,

ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben

sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.

La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.

Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi

siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai

cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti,

Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

Parola di Dio.

Vangelo

Guai a voi, guide cieche.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22) anno dispari.

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete

il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare

nemmeno quelli che vogliono entrare.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo

prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.

Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se

invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.

Stolti e ciechi!

Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?

E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per

l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”.

Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta?

Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura

per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita.

E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È duro e tagliente il Signore, quasi insostenibile.

Dice il vero, ma questo “vero” è forte come l’acido, brucia le viscere, scuote nel

profondo, accusa e converte.

Gesù attacca duramente i professionisti del sacro.

Quelli del suo tempo, certo, ma anche noi.

Coloro che, presumendo di conoscere la volontà di Dio, complicano la vita di chi

lo cerca con cuore semplice.

E cita un esempio concreto, lampante; le sottili distinzioni teologiche che, seguendo

i mille rivoli del ragionamento e delle acrobazie mentali giungevano, in nome

di Dio, a commettere delle terribili ingiustizie.

Come il fatto di consacrare parte del proprio patrimonio al tempio per non

mantenere i propri anziani genitori.

Filtrare il moscerino e ingoiare il cammello, dice Gesù in una efficace immagine.

A volte anche a noi succede così; nella Chiesa ingrandiamo i problemi piccoli

per farli diventare giganteschi in modo da nascondere quelli veramente importanti.

Animo, fratelli, prendiamo questa pagina com’è, anche se fa male, per semplificare

le nostre pastorali e tornare all’essenziale, per non commettere lo stesso errore e

diventare ostacolo, invece di essere trasparenza, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.