mercoledì 8 luglio 2020

Il Vangelo del Giovedì 9 Luglio 2020


Della 14° settimana del Tempo Ordinario.
SS. Agostino Zhao Rong, sacerdote, e compagni martiri.
Prima lettura dal libro del profeta Osèa (11,1-4.8c-9)
Così dice il Signore: «Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato e dall'Egitto
ho chiamato mio figlio.
Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi.
A Èfraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non
Compresero che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore, ero per loro come chi solleva
un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.
Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Èfraim, perché
sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-15) anno pari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo
che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio,
né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi
finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna,
la vostra pace ritorni a voi.
Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da
quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi.
In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà
trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Siamo chiamati, dicevamo a predicare, durante il percorso, strada facendo senza timore.
Quindi a non fermarci, come se fossimo arrivati.
E senza aspettare di saperne di più, di essere dei Maestri, di essere e sentirci pronti.
Quando annunciamo il Vangelo siamo comunque in strada, viandanti con i viandanti,
cercatori con i cercatori.
A volte è proprio questa tensione verso la pienezza ciò che manca alla nostra Chiesa,
che troppe volte si propone come si già sapesse, come se già avesse concluso,
guardando dall’alto i poveracci che non credono o credono male.
Per essere testimoni credibili dobbiamo davvero essere in costante tensione ideale,
desiderando anche noi crescere nella conoscenza del Signore.
E quello che dobbiamo dire è ciò che abbiamo sentito ed accolto; il regno di Dio
si è avvicinato, si è fatto vicino, è accanto.
La conversione, allora, consiste nel girare lo sguardo e vedere ed accorgersi, e convertirsi.
È gratuito l’annuncio, non è fonte di guadagno, ed è onesto se fatto con il cuore.
Vi ho chiesto mai qualche cosa amici, per quello che ogni giorno metto
sul mio profilo per voi?
No, se non qualche preghiera, tutto qui, la Parola del Signore è gratuita.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.