giovedì 25 gennaio 2024

Il Vangelo del Venerdì 26 Gennaio 2024

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Timòteo e Tito, vescovi.

Prima lettura.

Mi ricordo della tua schietta fede.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo a Timòteo (1,1-8)

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per

volontà di Dio e secondo la promessa

della vita che è in Cristo Gesù, a

Timòteo, figlio carissimo: grazia,

misericordia e pace da parte di Dio

Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.

Rendo grazie a Dio che io servo, come

i miei antenati, con coscienza pura,

ricordandomi di te nelle mie preghiere

sempre, notte e giorno.

Mi tornano alla mente le tue lacrime e

sento la nostalgia di rivederti per

essere pieno di gioia.

Mi ricordo infatti della tua schietta fede,

che ebbero anche tua nonna Lòide e tua

madre Eunìce, e che ora, ne sono certo,

è anche in te.

Per questo motivo ti ricordo di ravvivare

il dono di Dio, che è in te mediante

l'imposizione delle mie mani.

Dio infatti non ci ha dato uno spirito di

timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.

Non vergognarti dunque di dare testimonianza

al Signore nostro, né di me, che sono in

carcere per lui; ma, con la forza di Dio,

soffri con me per il Vangelo.

Parola di Dio.

Vangelo.

La messe è abbondante,

ma sono pochi gli operai.

Dal Vangelo secondo Luca (10,1-9) anno pari.

In quel tempo, il Signore designò altri

settantadue e li inviò a due a due davanti

a sé in ogni città e luogo dove stava

per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante,

ma sono pochi gli operai!

Pregate dunque il signore della messe,

perché mandi operai nella sua messe!

Andate: ecco, vi mando come agnelli in

mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca,

né sandali e non fermatevi a salutare

nessuno lungo la strada.

In qualunque casa entriate, prima

dite: "Pace a questa casa!".

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra

pace scenderà su di lui, altrimenti

ritornerà su di voi.

Restate in quella casa, mangiando e

bevendo di quello che hanno, perché

chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.

Non passate da una casa all'altra.

Quando entrerete in una città e vi

accoglieranno, mangiate quello che vi

sarà offerto, guarite i malati che vi si

trovano, e dite loro: "È vicino a voi

il regno di Dio"».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Al giorno d’oggi non è raro trovare cristiani

che si vergognino di manifestare apertamente

la loro fede; qualche segno di croce senza essere

visti, qualche preghiera biascicata senza troppa

convinzione, o qualche monetina lasciata cadere

nella cassetta delle offerte ai piedi di qualche

santo in Chiese buie e nascoste; questa è la

massima espressione pubblica di un culto che

sa più di superstizione che di fede vera e propria.

Ma Dio non ci ha donato uno spirito di timidezza

o di vergogna, ma di forza.

Ricordiamoci, non siamo noi che dobbiamo

vergognarci davanti al mondo, ma è il mondo che

deve vergognarsi davanti alla nostra fede, tutte

le volte che manifesta la sua incoerenza e la sua

peccaminosità nei confronti della legge di Dio.

Perciò, dobbiamo fare come gli Apostoli, perché

anche noi siamo mandati a manifestare la

nostra fede, ci dice Gesù.

Anche gli Apostoli non hanno la possibilità di

apprendere in pieno le parole di Gesù, e non sanno

cosa significhi perseverare nelle prove con Lui.

Per adesso, essi vedranno quanto il Figlio dell’uomo

debba soffrire per i peccati dell’umanità; un giorno

essi stessi, dopo la Pentecoste, verranno inviati

a tutto il mondo, e testimonieranno con il dono

della vita la loro appartenenza a Cristo Gesù.

Vediamo come le persone possono

cambiare in meglio?

Quel gruppo sparuto di persone che litigavano tra

di loro per decidere chi fosse il più importante sarà

lo stesso attraverso il quale Dio chiamerà le genti

a conversione, per mezzo dell’annuncio del Vangelo.

Non guardiamo alla nostra povertà;

Dio può servirsi anche di quella.

Intanto ora, ci viene chiesto solo di pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.