mercoledì 22 gennaio 2020

Il Vangelo del Giovedì 23 Gennaio 2020


Della 2° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal primo libro di Samuèle (18,6-9;19,1-7)
In quei giorni, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le
donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul,
accompagnandosi con i tamburelli, con grida di gioia e con sistri.
Le donne cantavano danzando e dicevano: «Ha ucciso Saul i suoi mille
e Davide i suoi diecimila».
Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole.
Diceva: «Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dati mille.
Non gli manca altro che il regno».
Così da quel giorno in poi Saul guardava sospettoso Davide.
Saul comunicò a Giònata, suo figlio, e ai suoi ministri di voler uccidere Davide.
Ma Giònata, figlio di Saul, nutriva grande affetto per Davide.
Giònata informò Davide dicendo: «Saul, mio padre, cerca di ucciderti.
Sta' in guardia domani, sta' al riparo e nasconditi. Io uscirò e starò al fianco
di mio padre nella campagna dove sarai tu e parlerò in tuo favore a mio padre.
Ciò che vedrò te lo farò sapere».
Giònata parlò dunque a Saul, suo padre, in favore di Davide e gli disse: «Non
pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non ha peccato contro di
te, che anzi ha fatto cose belle per te.
Egli ha esposto la vita, quando abbatté il Filisteo, e il Signore ha concesso
una grande salvezza a tutto Israele.
Hai visto e hai gioito.
Dunque, perché pecchi contro un innocente, uccidendo Davide senza motivo?».
Saul ascoltò la voce di Giònata e giurò: «Per la vita del Signore, non morirà!».
Giònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio.
Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase alla sua presenza come prima.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (3,7-12) anno pari.
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì
molta folla dalla Galilea.
Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano e dalle
parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della
folla, perché non lo schiacciassero.
Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano
su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu
sei il Figlio di Dio!».
Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Teniamo pronta una barca per il Signore, perché non lo schiaccino
gli ammalati, gettandoglisi addosso.
Una barca anche piccola che gli permetta di distanziarsi qualche metro
da riva e continuare a predicare.
Ci spaventa, la malattia, ci inquieta, ci obbliga a interrogarci sul senso
della nostra vita, chiaramente fa affiorare il nostro limiti.
Ne abbiamo paura, e molta, e allora ricorriamo a Dio, anche se non
crediamo, anche se non lo abbiamo mai coinvolto nelle nostre scelte,
nel nostro percorso di vita.
E allora ci gettiamo addosso a Dio, lo preghiamo, lo supplichiamo,
lo insultiamo, ci arrabbiamo pure, non ho vergogna, amici, l’ho fatto
anch’io, per gli altri, non per me, e mi sono pure offeso con Lui.
E Dio prende le distanze, si discosta da noi e sarebbe per noi fare altrettanto,
porre una distanza che ci aiuti a capire cosa è bene fare per la nostra vita,
solo così possiamo capire tutto il suo amore, fidatevi amici, e per questo
ci ha dato la preghiera, perché possa aiutarci in questi momenti. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.