giovedì 22 settembre 2022

Il Vangelo del Venerdì 23 Settembre 2022

 

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.

San Pio da Pietrelcina, presbitero.

Prima Lettura

Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.

Dal libro del Qoèlet (3,1-11)

Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.

C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un

tempo per sradicare quel che si è piantato.

Un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per demolire e un

tempo per costruire.

Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un

tempo per danzare.

Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per

abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.

Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e

un tempo per buttar via.

Un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un

tempo per parlare.

Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un

tempo per la pace.

Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?

Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino.

Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la

durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di

ciò che Dio compie dal principio alla fine.

Parola di Dio.

Vangelo

Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

Dal Vangelo secondo Luca (9,18-22) anno pari.

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare.

I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi

dicono che io sia?».

Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi

profeti che è risorto».

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».

Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio

dell’uomo-disse-deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai

capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La risposta di Pietro è esatta.

Ma egli, come del resto gli altri apostoli, non conosce ancora le implicazioni che quest’affermazione comporta.

Essere il Messia per Gesù, significa camminare sulla strada dell’abnegazione

e della croce, fino a donare la vita per amore dell’umanità.

Pietro e i suoi compagni, sono ancora legati, seguendo Gesù, a una concezione

trionfalistica; devono capire che le logiche, con Gesù, sono totalmente differenti.

È difficile accettare la volontà di Dio, soprattutto quando ci porta sulla

strada del silenzio, dell’umiltà e della croce.

Quelle sono le esperienze più importanti della vita, perché Dio, come un padre

amorevole, ci accompagna a capire quali sono le cose davvero importanti.

Lo so, amici, non è assolutamente facile e solo la preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.