Della 25° settimana del Tempo Ordinario.
San Pio da
Pietrelcina, presbitero.
Prima Lettura
Ogni evento ha il
suo tempo sotto il cielo.
Dal libro del Qoèlet
(3,1-11)
Tutto ha il suo
momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per
nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un
tempo per sradicare
quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere
e un tempo per curare, un tempo per demolire e un
tempo per costruire.
Un tempo per piangere
e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un
tempo per danzare.
Un tempo per gettare
sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per
abbracciare e un tempo
per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e
un tempo per perdere, un tempo per conservare e
un tempo per buttar
via.
Un tempo per strappare
e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un
tempo per parlare.
Un tempo per amare e
un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un
tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si
dà da fare con fatica?
Ho considerato
l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino.
Egli ha fatto bella
ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la
durata dei tempi, senza
però che gli uomini possano trovare la ragione di
ciò che Dio compie dal
principio alla fine.
Parola di Dio.
Vangelo
Tu sei il Cristo di
Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.
Dal Vangelo secondo
Luca (9,18-22) anno pari.
Un giorno Gesù si
trovava in un luogo solitario a pregare.
I discepoli erano con
lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi
dicono che io sia?».
Essi risposero:
«Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi
profeti che è
risorto».
Allora domandò loro:
«Ma voi, chi dite che io sia?».
Pietro rispose: «Il
Cristo di Dio».
Egli ordinò loro
severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio
dell’uomo-disse-deve
soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai
capi dei sacerdoti e
dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La risposta di Pietro è esatta.
Ma egli, come del resto gli altri
apostoli, non conosce ancora le implicazioni che quest’affermazione comporta.
Essere il Messia per Gesù,
significa camminare sulla strada dell’abnegazione
e della croce, fino a donare la
vita per amore dell’umanità.
Pietro e i suoi compagni, sono
ancora legati, seguendo Gesù, a una concezione
trionfalistica; devono capire che
le logiche, con Gesù, sono totalmente differenti.
È difficile accettare la volontà
di Dio, soprattutto quando ci porta sulla
strada del silenzio, dell’umiltà
e della croce.
Quelle sono le esperienze più
importanti della vita, perché Dio, come un padre
amorevole, ci accompagna a capire
quali sono le cose davvero importanti.
Lo so, amici, non è assolutamente
facile e solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.