giovedì 26 gennaio 2017

Il Vangelo del Venerdì 27 Gennaio 2017

1° Lettura dalla lettera agli Ebrei (10,32-39)
Dal Vangelo secondo Marco (4,26-34) anno dispari.
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come
un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di
giorno, il seme germoglia e cresce.
Come, egli stesso non lo sa.
Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi
il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli
manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale
parabola possiamo descriverlo?
È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno,
è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene
seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa
rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola,
come potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli
spiegava ogni cosa.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La parabola del seminatore paziente è propria del Vangelo di Marco;
in essa Gesù, pur non dicendo chiaramente cosa sia il Regno di Dio,
fa comprendere quali siano le sue caratteristiche.
Ci siamo mai domandato perché Gesù parla alla folla in parabole,
mentre spiega poi ai discepoli più stretti il significato delle sue parole?
Gesù comprende che l’insegnamento sul Regno è talmente importante
che non può essere frainteso; per questo motivo Egli affida il suo
insegnamento a delle storielle, delle parabole prese dalla quotidianità,
secondo un’usanza tipica del suo tempo e della sua cultura.
Dunque, Gesù si dimostra rispettoso della capacità di comprensione
della folla, ma comunica anche che il Regno è una realtà presente nella storia.
Sta a noi però saperlo meritare, non sarà facile, ma noi abbiamo
la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.