Della 4° settimana del Tempo di Pasqua.
San Luigi Maria
Grignon de Montfort, sacerdote.
Prima Lettura
Riservate per me
Barnaba e Saulo.
Dagli Atti degli
Apostoli (12,24-13,5a)
In quei giorni, la
parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto
il loro servizio a
Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C'erano nella Chiesa
di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger,
Lucio di Cirène,
Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo.
Mentre essi stavano
celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo
disse: «Riservate per
me Bàrnaba e Sàulo per l'opera alla quale li ho chiamati».
Allora, dopo aver
digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati
dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro.
Giunti a Salamina,
cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.
Parola di Dio.
Vangelo
Io sono venuto nel
mondo come luce.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (12,44-50) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che
mi ha mandato; chi
vede me, vede colui che mi ha mandato.
Io sono venuto nel
mondo come luce, perché chiunque crede in me non
rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le
mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non
sono venuto per
condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non
accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che
ho detto lo condannerà
nell'ultimo giorno.
Perché io non ho
parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha
ordinato lui di che
cosa parlare e che cosa devo dire.
E io so che il suo
comandamento è vita eterna.
Le cose dunque che io
dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù grida ad alta voce, nel
Tempio, sperando di essere ascoltato.
Grida, perché le nostre orecchie
sono oppresse dalle troppe voci, dai troppi
rumori che ci allontanano da noi
stessi.
Grida, perché gli uomini
religiosi del suo tempo credono di possedere Dio
e ignorano la sua voce.
Grida, il Maestro, e ricorda a
tutti che Dio non è un preside burbero che ci coglie
in fallo, ma un padre che
desidera solo la salvezza dei suoi figli, ad ogni costo.
Ha parlato Dio, in Gesù Cristo;
non possiamo far finta di non sapere, non
possiamo passare il tempo ad
aspettare che Dio ci bussi alla porta.
Le Parole sono dette, scolpite
sulla pietra, sono loro che ci giudicano.
Mi immagino la scena quando, il
giorno della nostra morte, vedremo la bellezza di
Dio e diremo; l’avessi saputo
prima, Signore, quanta inutile sofferenza avrei evitato!
Cosa ci dirà, allora il Signore?
Diciamocelo chiaro, amici; Dio ci
ha parlato, in Gesù, non dobbiamo aspettare altre parole.
Scrutiamo le Scritture, allora,
dedichiamo del tempo a lasciarci scavare e convertire da
quello che il Signore ci ha detto
e che resta come metro di riferimento per ogni nostra scelta.
Io sto continuamente facendolo,
sforzandomi di essere coerente, e facendomi aiutare
sempre dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.