venerdì 6 maggio 2022

Il Vangelo del Sabato 7 Maggio 2022

 

Della 3° settimana del Tempo di Pasqua.

Santa Flavia Domitilla, Martire.

Prima Lettura

La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli (9,31-42)

In quei giorni, la Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la

Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il

conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai

fedeli che abitavano a Lidda.

Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella

perché era paralitico.

Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto».

E subito si alzò.

Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.

A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità-nome che significa Gazzella-la

quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine.

Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì.

La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore.

E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava

là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!».

Pietro allora si alzò e andò con loro.

Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte

le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella

confezionava quando era fra loro.

Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma,

disse: «Tabità, àlzati!».

Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere.

Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la

presentò loro viva.

La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio.

Vangelo

Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,60-69) anno pari.

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato,

dissero: «Questa parola è dura!

Chi può ascoltarla?».

Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a

questo, disse loro: «Questo vi scandalizza?

E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?

È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho

detto sono spirito e sono vita.

Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano

e chi era colui che lo avrebbe tradito.

E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli

è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano

più con lui.

Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?».

Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei

il Santo di Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’epilogo del discorso di Gesù alla sinagoga di Cafàrnao è davvero triste.

Molti dei suoi discepoli smisero di seguirlo, soltanto perché Gesù aveva

parlato chiaro.

Forse avevano intravisto in Lui un profeta che parlava di cose giuste e piene

di e piene di verità.

Ma di fronte a un discorso così sconvolgente, nel quale Egli dice che essi devono

nutrirsi di Lui, non capiscono, (e noi con loro) e preferiscono andarsene.

Ci sono cristiani, (non noi, gli altri), che seguono Gesù e credono in Lui, finchè,

Egli, non chiede loro un supplemento di fiducia nella sua Parola, soprattutto

quando, sembra che li conduca per strade oscure.

Allora si vedono i veri discepoli dai falsi; molti preferiscono defilarsi e fare

finta di non conoscerlo, preferendo percorrere altre strade.

Ma noi, ora, cosa vogliamo fare?

Non so voi amici, ma io lo seguo ogni giorno facendomi aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.