giovedì 31 marzo 2022

Il Vangelo del Venerdì 1 Aprile 2022

 

Della 4° settimana di Quaresima.

Sant' Ugo di Grenoble, Vescovo.

Prima Lettura

Condanniamo il giusto a una morte infame.

Dal libro della Sapienza (2,1a.12-22)

Dicono [gli empi] fra loro sragionando: «Tendiamo insidie al giusto, che per

noi è d'incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro

la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.

Proclama di possedere la conoscenza di Dio e chiama se stesso figlio del Signore.

È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri; ci è insopportabile solo

al vederlo, perché la sua vita non è come quella degli altri, e del tutto diverse

sono le sue strade.

Siamo stati considerati da lui moneta falsa, e si tiene lontano dalle nostre vie

come da cose impure.

Proclama beata la sorte finale dei giusti e si vanta di avere Dio per padre.

Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.

Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle

mani dei suoi avversari.

Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza

e saggiare il suo spirito di sopportazione.

Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole,

il soccorso gli verrà».

Hanno pensato così, ma si sono sbagliati; la loro malizia li ha accecati.

Non conoscono i misteriosi segreti di Dio, non sperano ricompensa per

la rettitudine né credono a un premio per una vita irreprensibile.

Parola di Dio.

Vangelo

Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.

Dal Vangelo secondo Giovanni (7,1-2.10.25-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più

percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne.

Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente,

ma quasi di nascosto.

Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano

di uccidere?

Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla.

I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo?

Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà

di dove sia».

Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete

e sapete di dove sono.

Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi

non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».

Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui,

perché non era ancora giunta la sua ora.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’intero Vangelo di Giovanni è un processo contro Gesù.

Il finto processo tenutosi dopo l’arresto sarà solo una ratifica in contumacia di

una decisione già presa.

Gesù deve morire perché estremamente pericoloso; si proclama Messia, mette

in discussione l’interpretazione della Legge, evidenzia le contraddizioni della

rinata classe sacerdotale, irride alla presunta santità dei farisei.

Quanto basta per renderselo antipatico e per creare un movimento che potrebbe

infastidire i romani, facendo perdere l’autonomia riconquistata dai sadducei.

Gesù è diventato un problema per l’ordine pubblico.

Poco importa se ciò che dice sia vero, o se davvero Egli sia ciò che pretende di essere.

Ci sono valori superiori alla verità, in certi ambienti.

Gesù è costretto a tornare in Galilea, ma l’ardore per la sua missione gli fa

correre dei rischi e torna a Gerusalemme per la festa della capanne, cercando

di non farsi notare.

Anche nelle nostre comunità a volte succedono le stesse cose, purtroppo.

Perciò, per non fare gli stessi errori, chiediamo aiuto alla preghiera.  

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.