Della 1° settimana di Quaresima.
San Gabriele
dell'Addolorata, religioso.
Prima lettura dal libro
del Deuteronòmio (26,16-19)
Mosè parlò al popolo,
e disse: «Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere
in pratica queste
leggi e queste norme.
Osservale e mettile in
pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Tu hai sentito oggi il
Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu
camminerai per le sue
vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme
e ascolterai la sua
voce.
Il Signore ti ha fatto
dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare,
come egli ti ha detto,
ma solo se osserverai tutti i suoi comandi.
Egli ti metterà, per
gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha
fatto e tu sarai un
popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
(5,43-48) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai
il tuo prossimo” e
odierai il tuo nemico.
Ma io vi dico: amate i
vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
affinché siate figli
del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole
sui cattivi e sui
buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate
quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i
pubblicani?
E se date il saluto
soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?
Non fanno così anche i
pagani?
Voi, dunque, siate
perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Il discorso della montagna
presente in Matteo è destabilizzante per i
contemporanei di Gesù e per noi
oggi.
Per i farisei, in particolare,
che reputavano Legge inviolabile gli oltre seicento
precetti della tradizione orale
che nulla avevano a che fare con Mosè e che
Gesù si permette di correggere
liberamente con grande scandalo dei devoti.
Ma anche per noi, per la forza
semplice ed immediata del suo ragionamento.
Amare chi ci ama è molto
semplice, osserva il Signore, non c’è nulla di virtuoso
in questo, è del tutto naturale
comportarsi in questo modo.
Amare chi ci fa del male, il
nemico, invece, è straordinariamente difficile, supera
l’istinto e il buon senso, ci
rende simili a Dio che fa sorgere il sole e fa piovere
su giusti ed ingiusti.
Al discepolo è chiesto di
superare la connaturale simpatia o antipatia per andare
alla radice di ogni rapporto
umano fondato sulla giustizia divina.
Proprio perché siamo oggetto
dell’amore di Dio diventiamo capaci di amare,
di quello stesso amore, le
persone che ci sono moleste.
In questa quaresima, perciò,
lasciamoci amare con maggiore intensità dal Padre
perché ci aiuti a vincere ogni
resistenza ed amare gli altri dell’amore con cui
siamo stati amati.
Naturalmente non sarà facile,
perciò, chiediamo aiuto alla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.