Della 13° settimana del Tempo Ordinario.
Sant'Antonio Maria
Zaccaria, sacerdote.
Prima lettura.
Il figlio di questa
schiava non deve
essere erede con
mio figlio Isacco.
Dal libro della Gènesi
(21,5.8-20)
Abramo aveva cento
anni, quando gli
nacque il figlio
Isacco.
Il bambino crebbe e fu
svezzato e Abramo
fece un grande
banchetto quando
Isacco fu svezzato.
Ma Sara vide che il
figlio di Agar l'Egiziana,
quello che essa aveva
partorito ad Abramo,
scherzava con il
figlio Isacco.
Disse allora ad
Abramo: "Scaccia questa
schiava e suo figlio,
perché il figlio di
questa schiava non
deve essere erede
con mio figlio
Isacco".
La cosa dispiacque
molto ad Abramo
per riguardo a suo
figlio.
Ma Dio disse ad Abramo:
"Non ti
dispiaccia questo, per
il fanciullo
e la tua schiava:
ascolta la parola di
Sara in quanto ti
dice, ascolta la sua
voce, perché
attraverso Isacco da te
prenderà nome una
stirpe.
Ma io farò diventare
una grande nazione
anche il figlio della
schiava, perché è tua prole".
Abramo si alzò di buon
mattino, prese il
pane e un otre di
acqua e li diede ad Agar,
caricandoli sulle sue
spalle; le consegnò
il fanciullo e la
mandò via.
Essa se ne andò e si
smarrì per il
deserto di Bersabea.
Tutta l'acqua
dell'otre era venuta a mancare.
Allora essa depose il
fanciullo sotto un
cespuglio e andò a
sedersi di fronte, alla
distanza di un tiro
d'arco, perché diceva:
"Non voglio veder
morire il fanciullo!".
Quando gli si fu
seduta di fronte, egli
alzò la voce e pianse.
Ma Dio udì la voce del
fanciullo e un
angelo di Dio chiamò
Agar dal cielo
e le disse: "Che
hai, Agar?
Non temere, perché Dio
ha udito la
voce del fanciullo là
dove si trova.
Alzati, prendi il
fanciullo e tienilo per
mano, perché io ne
farò una grande nazione".
Dio le aprì gli occhi
ed essa vide un
pozzo d'acqua.
Allora andò a riempire
l'otre e fece
bere il fanciullo.
E Dio fu con il
fanciullo, che crebbe
e abitò nel deserto e
divenne un
tiratore d'arco.
Parola di Dio.
Vangelo.
Sei venuto qui a
tormentarci prima del tempo?
Dal Vangelo secondo
Matteo (8,28-34) anno pari.
In quel tempo, essendo
Gesù giunto
all'altra riva del
mare di Tiberiade,
nel paese dei
Gadarèni, due indemoniati,
uscendo dai sepolcri,
gli vennero incontro;
erano tanto furiosi
che nessuno poteva
più passare per quella
strada.
Cominciarono a
gridare: «Che cosa
abbiamo noi in comune
con te,
Figlio di Dio?
Sei venuto qui prima
del tempo a tormentarci?».
A qualche distanza da
loro c'era una
numerosa mandria di
porci a pascolare;
e i demòni presero a
scongiurarlo dicendo:
«Se ci scacci, mandaci
in quella mandria».
Egli disse loro:
«Andate!».
Ed essi, usciti dai
corpi degli uomini,
entrarono in quelli
dei porci: ed ecco
tutta la mandria si
precipitò dal dirupo
nel mare e perì nei
flutti.
I mandriani allora
fuggirono ed entrati
in città raccontarono
ogni cosa e il fatto
degli indemoniati.
Tutta la città allora
uscì incontro a Gesù
e, vistolo, lo
pregarono che si allontanasse
dal loro territorio.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La reazione degli abitanti del
luogo dei
Gadarèni è davvero strana;
conoscevano
perfettamente i due ossessi e
poterono
constatare con i propri occhi
l’avvenuta
liberazione da parte di Gesù.
Eppure, invece di gioire e di
rallegrarsi
di quanto è avvenuto,
preferiscono
chiedere a Gesù che si allontani
dalla
loro regione. Perché?
Evidentemente, tenevano più ai
porci
che a due persone.
Anche a noi può accadere qualcosa
di
simile; nella nostra vita, a
volte così
disordinata, il rischio è quello
di perdere
di vista quali siano i veri
valori e il loro
giusto posto per cui finiamo per
dare
importanza a ciò che ne ha davvero
poca.
C’è solo una cosa che deve starci
davvero
a cuore; che Gesù resti con noi.
Tutto il resto ruota attorno a
questa verità
fondamentale, per questo dobbiamo
sempre pregare, altrimenti
facciamo
come i Gadarèni e, sarebbe una
tragedia.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.