giovedì 28 gennaio 2021

Il Vangelo del Venerdì 29 Gennaio 2021

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

San Costanzo di Perugia, vescovo e martire.

Prima lettura dalla lettera agli Ebrei (10,32-39)

Fratelli, richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce

di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa, ora esposti

pubblicamente a insulti e persecuzioni, ora facendovi solidali con coloro che

venivano trattati in questo modo.

Infatti avete preso parte alle sofferenze dei carcerati e avete accettato con gioia di

essere derubati delle vostre sostanze, sapendo di possedere beni migliori e duraturi.

Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una

grande ricompensa.

Avete solo bisogno di perseveranza, perché, fatta la volontà di Dio, otteniate

ciò che vi è stato promesso.

Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà.

Il mio giusto per fede vivrà; ma se cede, non porrò in lui il mio amore.

Noi però non siamo di quelli che cedono, per la propria rovina, ma uomini

di fede per la salvezza della nostra anima.

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Marco (4,26-34) anno dispari.

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo

che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme

germoglia e cresce.

Come, egli stesso non lo sa.

Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno

nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è

arrivata la mietitura».

Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola

possiamo descriverlo?

È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più

piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce

e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi che gli

uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come

potevano intendere.

Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Parola che accogliamo e che porta frutto in noi, che germoglia quando meno ce

lo aspettiamo, che porta frutto per coloro che ci stanno accanto è da condividere.

Se la fede, in qualche modo, ha acceso in noi una speranza, un modo nuovo di vedere

le cose, allora la nostra vita cambia e chi ci sta accanto si accorge che qualcosa,

in noi, è cambiato.

Senza diventare degli arroganti, senza imitare la logica aggressiva di questo mondo,

siamo chiamati a lasciar brillare la luce della fede nella nostra vita, a porla in alto

nelle nostre scelte.

A volte rischiamo di temere il giudizio del mondo, non va certo di moda, oggi,

dirsi cattolici!, e la fede si nasconde nelle sacrestie invece di brillare nelle strade

e nelle scelte quotidiane!

Ciò che dobbiamo fare è lasciar brillare in noi la luce della misericordia e della

compassione, quella misura traboccante con cui giudichiamo gli altri con onestà

(non si tratta certo di chiudere gli occhi davanti alle brutture delle persone!) ma

vedendovi, anche, la possibilità di cambiare, di convertire il nostro cuore.

E sappiamo tutti di quanta benevolenza e positività necessita il nostro mondo

affaticato e cupo; ma anche di tanta preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.