domenica 26 maggio 2024

Il Vangelo del Lunedì 27 Maggio 2024

 

Della 8° settimana del Tempo Ordinario.

Sant’Agostino di Canterbury, vescovo.

Prima lettura.

Voi amate Gesù Cristo, pur senza averlo

visto e credete in lui; perciò esultate

di gioia indicibile.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1,3-9)

Sia benedetto Dio e Padre del Signore

nostro Gesù Cristo, che nella sua grande

misericordia ci ha rigenerati, mediante la

risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per

una speranza viva, per un’eredità che non

si corrompe, non si macchia e non marcisce.

Essa è conservata nei cieli per voi, che

dalla potenza di Dio siete custoditi

mediante la fede, in vista della salvezza

che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora

dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti

da varie prove, affinché la vostra fede,

messa alla prova, molto più preziosa

dell’oro-destinato a perire e tuttavia

purificato con fuoco-torni a vostra lode,

gloria e onore quando Gesù Cristo

si manifesterà.

Voi lo amate, pur senza averlo visto e

ora, senza vederlo, credete in lui.

Perciò esultate di gioia indicibile e

gloriosa, mentre raggiungete la mèta

della vostra fede: la salvezza delle anime.

Parola di Dio.

Vangelo.

Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!

Dal Vangelo secondo Marco (10,17-27) anno pari.

In quel tempo, mentre Gesù andava per

la strada, un tale gli corse incontro e,

gettandosi in ginocchio davanti a lui,

gli domandò: «Maestro buono, che cosa

devo fare per avere in eredità la vita eterna?».

Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono?

Nessuno è buono, se non Dio solo.

Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere,

non commettere adulterio, non rubare,

non testimoniare il falso, non frodare,

onora tuo padre e tua madre”».

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte

queste cose le ho osservate fin dalla

mia giovinezza».

Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui,

lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti

manca: va’, vendi quello che hai e dallo

ai poveri, e avrai un tesoro in cielo;

e vieni! Seguimi!».

Ma a queste parole egli si fece scuro in

volto e se ne andò rattristato; possedeva

infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse

ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per

quelli che possiedono ricchezze, entrare

nel regno di Dio!».

I discepoli erano sconcertati dalle sue

parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli,

quanto è difficile entrare nel regno di Dio!

È più facile che un cammello passi per la

cruna di un ago, che un ricco entri nel

regno di Dio».

Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro:

«E chi può essere salvato?».

Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse:

«Impossibile agli uomini, ma non a Dio!

Perché tutto è possibile a Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Siamo discepoli se osserviamo i comandi

che il Signore ci ha lasciato.

Siamo suoi discepoli se viviamo con

semplicità la nostra appartenenza a Lui.

Ma, ci dice il Vangelo di oggi, possiamo

ottenere di più; se siamo disposti a

lasciarci raggiungere dallo sguardo

amorevole del Signore possiamo davvero

abbandonare alle nostre spalle tutto ciò

che riteniamo una ricchezza.

Solo alla luce dello Spirito Santo, che

abbiamo ancora invocato ieri, possiamo

dedicare l’interezza dei nostri affetti

e delle nostre passioni al Signore Gesù.

Il giovane ricco è pieno di entusiasmo e

di generosità, ma ha ancora troppi legami.

Non è una questione di spessore del

portafoglio, ma di priorità, di prospettiva.

Sì; davvero il Signore può colmare, già da

questa terra, già in questa nostra esperienza

umana, il nostro desiderio di felicità.

Ma, per farlo, dobbiamo avere il coraggio di

osare, di rinunciare a ciò che erroneamente

pensiamo essere il tesoro prezioso della

nostra vita.

L’amaro commento del Signore è efficace;

la cupidigia e il possesso possono

rappresentare un ostacolo insormontabile

al discepolato.

Chiediamo allo Spirito il dono della

libertà interiore per essere tutti e solo

di Cristo, con l’aiuto della preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.