lunedì 5 febbraio 2024

Il Vangelo del Martedì 6 Febbraio 2024

 

Della 5° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Paolo Miky, presbitero e compagni, martiri.

Prima lettura.

Tu hai detto, Signore: «Lì porrò il mio nome!».

Ascolta la supplica del tuo popolo Israele.

Dal primo libro dei Re (8,22-23.27-30)

In quei giorni, Salomone si pose davanti

all’altare del Signore, di fronte a tutta

l’assemblea d’Israele e, stese le mani

verso il cielo, disse:

«Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio

come te, né lassù nei cieli né quaggiù

sulla terra!

Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso

i tuoi servi che camminano davanti a te

con tutto il loro cuore.

 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra?

Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono

contenerti, tanto meno questa casa che

io ho costruito!

 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla

sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare

il grido e la preghiera che il tuo servo oggi

innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi

occhi notte e giorno verso questa casa,

verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò

il mio nome!”.

Ascolta la preghiera che il tuo servo

innalza in questo luogo.

 Ascolta la supplica del tuo servo e del

tuo popolo Israele, quando pregheranno

in questo luogo.

Ascoltali nel luogo della tua dimora,

in cielo; ascolta e perdona!».

Parola di Dio.

Vangelo.

Trascurando il comandamento di Dio,

voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal Vangelo secondo Marco (7,1-13) anno pari.

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù

i farisei e alcuni degli scribi, venuti

da Gerusalemme.

Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli

prendevano cibo con mani impure, cioè

non lavate-i farisei infatti e tutti i Giudei

non mangiano se non si sono lavati

accuratamente le mani, attenendosi alla

tradizione degli antichi e, tornando dal

mercato, non mangiano senza aver fatto

le abluzioni, e osservano molte altre cose

per tradizione, come lavature di bicchieri,

stoviglie, di oggetti di rame e di letti-, quei

farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i

tuoi discepoli non si comportano secondo

la tradizione degli antichi, ma prendono

cibo con mani impure?».

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato

Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:

"Questo popolo mi onora con le labbra,

ma il suo cuore è lontano da me.

Invano mi rendono culto, insegnando

dottrine che sono precetti di uomini".

Trascurando il comandamento di Dio,

voi osservate la tradizione degli uomini».

E diceva loro: «Siete veramente abili nel

rifiutare il comandamento di Dio per

osservare la vostra tradizione.

Mosè infatti disse: "Onora tuo padre e

tua madre", e: "Chi maledice il padre o

la madre sia messo a morte".

Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre

o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti

è korbàn, cioè offerta a Dio", non gli

consentite di fare più nulla per il

padre o la madre.

Così annullate la parola di Dio con la

tradizione che avete tramandato voi.

E di cose simili ne fate molte».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù si comporta nei confronti delle

tradizioni con fare a dir poco sconcertante

e destabilizzante.

I pii devoti di Israele, numerosi dopo

l’avvenuta e attesissima ricostruzione

del Tempio, sono turbati dal fatto che

questo presunto Rabbì si comporti in

maniera così disinvolta rispetto alle

tante prescrizioni rituali.

Capiamoci; Gesù non è venuto a cambiare

un iota della Legge di Dio, non è un

anarchico, come sembra, ma sa distinguere

benissimo quelle che sono le (sane e sante)

tradizioni degli uomini dai precetti di Dio.

Gesù riconduce all’essenziale la Legge di

Dio e smaschera l’ipocrisia nascosta

dietro norme spacciate per divine e che,

invece, nascondono una imponente

quantità di ipocrisia.

Il fatto di consacrare parte del proprio

patrimonio al Tempio pur di non occuparsi

dei genitori bisognosi, ad esempio, è

duramente stigmatizzato da Gesù.

L’amore è il nuovo metro della Legge,

un amore adulto, maturo, esigente.

San Paolo farà di questo tema uno dei

punti centrali della sua predicazione,

giungendo a definire una forma di schiavitù

l’osservanza rituale della Legge.

Se imparassimo anche noi a non nasconderci

dietro le regole per scoprire quanto siamo liberi

di amare, facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.