mercoledì 25 gennaio 2017

Il Vangelo del Giovedì 26 Gennaio 2017

Santi Timoteo e Tito.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (1,1-8)
Dal Vangelo secondo Luca (10,1-9) anno dispari.
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a
due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai
nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate
borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno
lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui,
altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno,
perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello
che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite
loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’evangelista, già all’inizio del cammino verso Gerusalemme,
nota qual’è il compito dei settantadue discepoli; andare nelle città
ove Gesù stava per recarsi e preparare la gente all’incontro con Lui.
Essi non sono chiamati a restare nei luoghi abituali.
Il Signore li invita perché preparino gli uomini e le donne con la
predicazione del Vangelo per accogliere Gesù.
Gesù manda i discepoli a due a due perché la loro prima
predicazione sia l’amore vicendevole.
L’amore del Signore vince “i lupi” di questo mondo.
I discepoli non debbono portare nulla con sé se non il Vangelo
e l’amore del Signore.
Con questo bagaglio possiamo percorrere ancora oggi le vie del mondo,
testimoniando non noi stessi, non le nostre tradizioni, non le nostre
convinzioni, ma “colui che ci ha mandati”.
Facciamo allora, come i settantadue discepoli di Gesù, se abbiamo masticato
e capito il Vangelo, anche noi offriamolo a chi incontriamo, prima però
prepariamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.