mercoledì 15 aprile 2020

Il Vangelo del Giovedì 16 Aprile 2020


Ottava di Pasqua.
Prima lettura dagli Atti degli Apostoli (3,11-26)
In quei giorni, mentre lo storpio guarito tratteneva Pietro e Giovanni, tutto il popolo,
fuori di sé per lo stupore, accorse verso di loro al portico detto di Salomone.
Vedendo ciò, Pietro disse al popolo: «Uomini d'Israele, perché vi meravigliate
di questo e perchè continuate a fissarci come se per nostro potere o per la nostra
religiosità avessimo fatto camminare quest'uomo?
Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha
glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a
Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo
e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino.
Avete ucciso l'autore della vita, ma Dio l'ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni.
E per la fede riposta in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest'uomo che voi
vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest'uomo la perfetta
guarigione alla presenza di tutti voi.
Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi.
Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti,
che cioè il suo Cristo doveva soffrire.
Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati
e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed
egli mandi colui che vi aveva destinato come Cristo, cioè Gesù. Bisogna che
il cielo lo accolga fino ai tempi della ricostituzione di tutte le cose, delle quali
Dio ha parlato per bocca dei suoi santi profeti fin dall'antichità.
Mosè infatti disse: "Il Signore vostro Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli,
un profeta come me; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà.
E avverrà: chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo".
E tutti i profeti, a cominciare da Samuèle e da quanti parlarono in seguito,
annunciarono anch'essi questi giorni.
Voi siete i figli dei profeti e dell'alleanza che Dio stabilì con i vostri padri,
quando disse ad Abramo: "Nella tua discendenza saranno benedette tutte
le nazioni della terra".
Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per
portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca (24,35-48) anno pari.
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò
che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!».
Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma.
Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!
Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho».
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore,
disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».
Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi:
bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè,
nei Profeti e nei Salmi».
Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta
scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome
saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati,
cominciando da Gerusalemme.
Di questo voi siete testimoni».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
La nostra testimonianza rende presente il Signore che annunciamo.
Ascoltare la testimonianza di chi si è convertito ci spinge a credere,
a cercare anche noi il Signore Gesù.
E il Risorto porta la pace e il perdono; pace che sperimentiamo nell’essere amati,
perdono che riceviamo e che diventiamo capaci di donare con abbondanza.
Da Gerusalemme i discepoli devono cominciare a rendere testimonianza
al Risorto; la loro città, il luogo che si è rivelato ostile.
Siamo chiamati a rendere testimonianza al Signore là dove viviamo, anche in
un contesto poco accogliente, come lo è il mio profilo, che dà fastidio a qualcuno,
ma non per questo mi fermo, anzi, continuo a rendere testimonianza della
grazia che ho ricevuto.
Il Signore Risorto ci apre (almeno si spera), la mente all’intelligenza delle Scritture,
riusciamo a capire in profondità la Parola, come rivolta a ciascuno di noi.
Se apriamo il nostro (e questo è molto difficile da fare purtroppo), cuore al
soffio dello Spirito il Signore Risorto ci permette di accogliere la Scrittura come
una Parola nuova, capace di rendere presente e vivo il Signore in mezzo a noi.
È bellissimo amici, io l’ho provato ed è fantastico e, per riuscirci meglio,
solo la preghiera ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.