Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
Sant' Onofrio, eremita.
Prima lettura.
Dio ci consola,
perché possiamo anche
noi consolare
quelli che si trovano in
ogni genere
afflizione.
Dalla seconda lettera
di san Paolo
apostolo ai Corìnzi
(1,1-7)
Paolo, apostolo di
Gesù Cristo per
volontà di Dio, e il
fratello Timòteo,
alla Chiesa di Dio che
è a Corinto e
a tutti i santi
dell’intera Acàia: grazia
a voi e pace da Dio
Padre nostro e dal
Signore Gesù Cristo.
Sia benedetto Dio,
Padre del Signore
nostro Gesù Cristo,
Padre misericordioso
e Dio di ogni
consolazione!
Egli ci consola in
ogni nostra tribolazione,
perché possiamo anche
noi consolare
quelli che si trovano
in ogni genere di
afflizione con la
consolazione con cui
noi stessi siamo
consolati da Dio.
Poiché, come abbondano
le sofferenze
di Cristo in noi,
così, per mezzo di Cristo,
abbonda anche la
nostra consolazione.
Quando siamo
tribolati, è per la vostra
consolazione e
salvezza; quando siamo
confortati, è per la
vostra consolazione,
la quale vi dà forza
nel sopportare le
medesime sofferenze
che anche
noi sopportiamo.
La nostra speranza nei
vostri riguardi
è salda: sappiamo che,
come siete
partecipi delle
sofferenze, così lo siete
anche della
consolazione.
Parola di Dio.
Vangelo.
Beati i poveri in
spirito.
Dal Vangelo secondo
Matteo (5,1-12a) anno dispari.
In quel tempo, vedendo
le folle, Gesù
salì sul monte: si
pose a sedere e si
avvicinarono a lui i
suoi discepoli.
Si mise a parlare e
insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in
spirito, perché di essi
è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono
nel pianto,
perché saranno
consolati.
Beati i miti, perché avranno
in eredità la terra.
Beati quelli che hanno
fame e sete della
giustizia, perché
saranno saziati.
Beati i
misericordiosi, perché troveranno
misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di
pace, perché saranno
chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati
per la giustizia,
perché di essi è il
regno dei cieli.
Beati voi quando vi
insulteranno,
vi perseguiteranno e,
mentendo,
diranno ogni sorta di
male contro
di voi per causa mia.
Rallegratevi ed
esultate, perché grande
è la vostra ricompensa
nei cieli.
Così infatti
perseguitarono i profeti
che furono prima di
voi».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
“Beati” dice Gesù.
Che sappia il segreto della
felicità?
Che finalmente Dio si sbottoni e
spieghi
l’essenziale agli uomini,
evitandoci la
fatica di cercare il senso della
vita?
E, subito, giunge la delusione: “beati
voi
poveri; voi che piangete”.
Ma come? Cosa significa?
Forse, come affermano anche
alcuni
cristiani, Dio esalta la
sofferenza
e il tormento?
Sei beato se va tutto storto?
No, certo; la beatitudine, la
felicità non
consiste nella povertà, nella
sofferenza
(non facciamo dire stupidaggini a
Gesù;
Dio non ama la sofferenza!) ma in
Dio,
perché chi soffre, chi ha fame,
chi
misura sulla propria pelle il
limite
si rivolge a Lui.
È come se Gesù dicesse: “Se,
malgrado
la povertà, la sofferenza, la
persecuzione,
sei felice, allora la tua
felicità è posta
altrove; beato”.
Sì, amici, Gesù svela che l’origine
della
felicità consiste nel sentirsi
amati da Dio,
nel leggere la propria storia
nella grande
storia d’amore di Dio.
La beatitudine è altrove, è
dentro, è in Dio.
Di più; Gesù ci svela che Dio
stesso è mite,
si fa povero, soffre con i suoi
figli, è
perseguitato, per amore.
Beati se capiamo questo; allora
neppure
la sofferenza, la povertà, la
fame possono
distaccarci da questo grande
oceano di
felicità che è il cuore di Dio e
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.