Della 11° settimana del Tempo Ordinario.
San Gregorio
Giovanni Barbarigo, vescovo.
Prima lettura.
Oltre a tutto
questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Dalla seconda lettera
di san Paolo apostolo ai Corìnzi (11,18.21b-30)
Fratelli, dal momento
che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io.
In quello in cui
qualcuno osa vantarsi-lo dico da stolto-oso vantarmi anch'io.
Sono Ebrei? Anch'io!
Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io!
Sono ministri di
Cristo?
Sto per dire una
pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di
più nelle prigionie,
infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai
Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato
battuto con le verghe,
una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio,
ho trascorso un giorno
e una notte in balìa delle onde.
Viaggi innumerevoli,
pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali,
pericoli dai pagani,
pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da
parte di falsi
fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti
digiuni, freddo e
nudità.
Oltre a tutto questo,
il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese.
Chi è debole, che
anch'io non lo sia?
Chi riceve scandalo,
che io non ne frema?
Se è necessario
vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.
Parola di Dio.
Vangelo.
Dov’è il tuo
tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
Dal Vangelo secondo
Matteo (6,19-23) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «Non accumulate per voi tesori sulla terra,
dove tarma e ruggine
consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece
per voi tesori in
cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non
scassìnano e non
rubano.
Perché, dov'è il tuo
tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è
l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo
sarà luminoso; ma se
il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso.
Se dunque la luce che
è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quanto investiamo nelle cose di
Dio?
Quanta energia e forza e
intelligenza mettiamo nelle cose che veramente contano?
Il ragionamento di Gesù è
semplice e lineare; se ci diamo (giustamente) tanto da
fare per far quadrare i bilanci
famigliari ed accumulare due soldini per il futuro,
perché non fare altrettanto per
accumulare la conoscenza che resta, la prospettiva
che rimane eterna?
Gesù ci invita a misurare bene il
nostro comportamento, a guardare quanta energia
dedichiamo per coltivare
l’interiorità, ciò che dura per sempre, (a guardare con
occhio semplice, lineare la
nostra vita per potere giudicare con obiettività quali
sono le cose che veramente
contano per noi.
Non si tratta di aggiungere
preoccupazioni a preoccupazioni, e di sentirci in colpa
se non riusciamo a pregare a
sufficienza o a dare una mano in parrocchia ma, piuttosto,
di metterci in una prospettiva
diversa, dal punto di vista dell’Eterno.
Dov’è davvero il nostro cuore?
Dove batte forte?
Verso cosa orientiamo le nostre
forze?
Gesù pretende di essere più di
ogni gioia, ci chiede di osare, di rischiare, di fidarci di Lui.
Mettere la ricerca di Dio al
centro della nostra vita, credetemi, è un ottimo affare,
se facciamo fatica; la preghiera
ci può aiutare!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.