giovedì 4 giugno 2020

Il Vangelo del Venerdì 5 Giugno 2020


Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
S. Bonifacio, vescovo e martire.
Prima lettura dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (3,10-16)
Figlio mio, tu mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nel modo di vivere,
nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle
persecuzioni, nelle sofferenze.
Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra!
Quali persecuzioni ho sofferto!
Ma da tutte mi ha liberato il Signore!
E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati.
Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli
altri e ingannati essi stessi.
Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente.
Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall'infanzia:
queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere,
correggere ed educare nella giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben
preparato per ogni opera buona.
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Marco (12,35-37) anno pari.
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi
dicono che il Cristo è figlio di Davide?
Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: "Disse il Signore al mio
Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi".
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
La folla ascolta volentieri Gesù perché parla della Parola di Dio.
Non si addentra nelle questioni teologiche raffinate e incomprensibili.
Lo ascolta volentieri perché la conosce e la interpreta con intelligenza, questa Parola.
Non pone la Parola a servizio delle sue opinioni ma la accoglie con onestà e si
fa mettere in discussione.
Lo ascolta volentieri perché si interroga, ragiona, interloquisce.
Non parla per assoluti, non sa tutto Lui, non si appella all’autorità per far
accettare le sue opinioni.
E la folla, anche oggi ascolterebbe volentieri i predicatori e i preti se parlassero
della Parola di Dio, se la interpretassero con intelligenza, se si lasciassero
interrogare e facessero propri i dubbi degli ascoltatori.
E la folla crederebbe maggiormente nella Chiesa se essa sapesse rimettersi in
discussione prima di pontificare e lasciasse intravvedere con maggiore credibilità
di essere serva della Parola.
Che sia questa la soluzione semplice per uscire dal pantano in cui ci siamo infilati
e non riusciamo più a superare?
Penso proprio di sì amici, per questo vi chiedo sempre di pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.