Della 4° settimana di Quaresima.
Santa Caterina di
Svezia, religiosa.
Prima Lettura
Condanniamolo a una
morte infame.
Dal libro della
Sapienza 2,1a.12–22
Dicono [gli empi] fra
loro sragionando:
«Tendiamo insidie al
giusto, che per noi
è d'incomodo e si
oppone alle nostre
azioni; ci rimprovera
le colpe contro
la legge e ci
rinfaccia le trasgressioni
contro l'educazione
ricevuta.
Proclama di possedere
la conoscenza di
Dio e chiama se stesso
figlio del Signore.
È diventato per noi
una condanna dei
nostri pensieri; ci è
insopportabile solo
al vederlo, perché la
sua vita non è come
quella degli altri, e
del tutto diverse sono
le sue strade.
Siamo stati
considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano
dalle nostre vie come
da cose impure.
Proclama beata la
sorte finale dei giusti
e si vanta di avere
Dio per padre.
Vediamo se le sue
parole sono vere,
consideriamo ciò che
gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è
figlio di Dio, egli
verrà in suo aiuto e
lo libererà dalle
mani dei suoi
avversari.
Mettiamolo alla prova
con violenze e
tormenti, per
conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo
spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una
morte infamante,
perché, secondo le sue
parole, il soccorso
gli verrà».
Hanno pensato così, ma
si sono sbagliati;
la loro malizia li ha
accecati.
Non conoscono i
misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa
per la rettitudine né
credono a un premio
per una vita irreprensibile.
Parola di Dio.
Vangelo
Cercavano di
arrestare Gesù, ma non
era ancora giunta
la sua ora.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (7,1-2.10.25-30) anno dispari.
In quel tempo, Gesù se
ne andava per la
Galilea; infatti non
voleva più percorrere la
Giudea, perché i
Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto
la festa dei Giudei,
quella delle Capanne.
Quando i suoi fratelli
salirono per la festa,
vi salì anche lui: non
apertamente, ma
quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di
Gerusalemme dicevano:
«Non è costui quello
che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla
liberamente, eppure non
gli dicono nulla.
I capi hanno forse
riconosciuto davvero
che egli è il Cristo?
Ma costui sappiamo di
dov'è; il Cristo
invece, quando verrà,
nessuno saprà
di dove sia».
Gesù allora, mentre
insegnava nel tempio,
esclamò: «Certo, voi
mi conoscete e sapete
di dove sono.
Eppure non sono venuto
da me stesso,
ma chi mi ha mandato è
veritiero, e voi
non lo conoscete.
Io lo conosco, perché
vengo da lui ed
egli mi ha mandato».
Cercarono allora di
arrestarlo, ma nessuno
riuscì a mettere le
mani su di lui, perché
non era ancora giunta
la sua ora.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
L’evangelista Giovanni osserva
che non
era ancora giunta l’ora di Gesù;
per
questo Egli può ancora insegnare.
L’ora di Gesù non è quella in cui
le
circostanze e la cattiveria degli
uomini
gli impediranno di annunciare la
Parola
di Dio, ma quella in cui il dono
d’amore
della sua vita si compirà in
pienezza.
Egli dice che non sono gli altri
a togliergli
la vita, ma è Lui stesso che la
dona
liberamente, ecco perché Giuda
non
aveva tutta la colpa, ma una
conseguenza
della volontà del Signore.
Nella nostra vita ogni attimo è nelle
mani
di Dio, che sapientemente dispone
tutto per la nostra
santificazione.
Anche la morte non è un caso, o
una
disgrazia o un evento
ineluttabile; nel
piano di Dio ha un senso ben
preciso.
Dunque, tutto sta nel capire il
significato
che noi diamo alle esperienze che
viviamo, compresa la stessa
morte.
Se entriamo nell’ottica
dell’amore di Dio
e della sua volontà, tutto per
noi
diventa più chiaro.
E con questo, non voglio dire,
viva la
morte, per carità, ma solo che
dobbiamo
viverla e accettarla con
serenità.
Io personalmente, non ho paura
della
morte, quando arriva ho finito il
mio
tempo di amare e di pregare e, la
accolgo serenamente.
Att. Mentre scrivo
questo non sono fuori
di testa, ma
consapevole di quello che
scrivo, facendomi aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.