giovedì 23 marzo 2023

Il Vangelo del Venerdì 24 Marzo 2023

 

Della 4° settimana di Quaresima.

Santa Caterina di Svezia, religiosa.

Prima Lettura

Condanniamolo a una morte infame.

Dal libro della Sapienza 2,1a.12–22

Dicono [gli empi] fra loro sragionando:

«Tendiamo insidie al giusto, che per noi

è d'incomodo e si oppone alle nostre

azioni; ci rimprovera le colpe contro

la legge e ci rinfaccia le trasgressioni

contro l'educazione ricevuta.

Proclama di possedere la conoscenza di

Dio e chiama se stesso figlio del Signore.

È diventato per noi una condanna dei

nostri pensieri; ci è insopportabile solo

al vederlo, perché la sua vita non è come

quella degli altri, e del tutto diverse sono

le sue strade.

Siamo stati considerati da lui moneta falsa,

e si tiene lontano dalle nostre vie come

da cose impure.

Proclama beata la sorte finale dei giusti

e si vanta di avere Dio per padre.

Vediamo se le sue parole sono vere,

consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.

Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli

verrà in suo aiuto e lo libererà dalle

mani dei suoi avversari.

Mettiamolo alla prova con violenze e

tormenti, per conoscere la sua mitezza

e saggiare il suo spirito di sopportazione.

Condanniamolo a una morte infamante,

perché, secondo le sue parole, il soccorso

gli verrà».

Hanno pensato così, ma si sono sbagliati;

la loro malizia li ha accecati.

Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,

non sperano ricompensa per la rettitudine né

credono a un premio per una vita irreprensibile.

Parola di Dio.

Vangelo

Cercavano di arrestare Gesù, ma non

era ancora giunta la sua ora.

Dal Vangelo secondo Giovanni (7,1-2.10.25-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù se ne andava per la

Galilea; infatti non voleva più percorrere la

Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei,

quella delle Capanne.

Quando i suoi fratelli salirono per la festa,

vi salì anche lui: non apertamente, ma

quasi di nascosto.

Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano:

«Non è costui quello che cercano di uccidere?

Ecco, egli parla liberamente, eppure non

gli dicono nulla.

I capi hanno forse riconosciuto davvero

che egli è il Cristo?

Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo

invece, quando verrà, nessuno saprà

di dove sia».

Gesù allora, mentre insegnava nel tempio,

esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete

di dove sono.

Eppure non sono venuto da me stesso,

ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi

non lo conoscete.

Io lo conosco, perché vengo da lui ed

egli mi ha mandato».

Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno

riuscì a mettere le mani su di lui, perché

non era ancora giunta la sua ora.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’evangelista Giovanni osserva che non

era ancora giunta l’ora di Gesù; per

questo Egli può ancora insegnare.

L’ora di Gesù non è quella in cui le

circostanze e la cattiveria degli uomini

gli impediranno di annunciare la Parola

di Dio, ma quella in cui il dono d’amore

della sua vita si compirà in pienezza.

Egli dice che non sono gli altri a togliergli

la vita, ma è Lui stesso che la dona

liberamente, ecco perché Giuda non

aveva tutta la colpa, ma una conseguenza

della volontà del Signore.

Nella nostra vita ogni attimo è nelle mani

di Dio, che sapientemente dispone

tutto per la nostra santificazione.

Anche la morte non è un caso, o una

disgrazia o un evento ineluttabile; nel

piano di Dio ha un senso ben preciso.

Dunque, tutto sta nel capire il significato

che noi diamo alle esperienze che

viviamo, compresa la stessa morte.

Se entriamo nell’ottica dell’amore di Dio

e della sua volontà, tutto per noi

diventa più chiaro.

E con questo, non voglio dire, viva la

morte, per carità, ma solo che dobbiamo

viverla e accettarla con serenità.

Io personalmente, non ho paura della

morte, quando arriva ho finito il mio

tempo di amare e di pregare e, la

accolgo serenamente.

Att. Mentre scrivo questo non sono fuori

di testa, ma consapevole di quello che

scrivo, facendomi aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.