giovedì 24 novembre 2022

Il Vangelo del Venerdì 25 Novembre 2022

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Caterina d'Alessandria, vergine e martire.

Prima Lettura

Vidi la nuova Gerusalemme scendere dal cielo.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo (20,1-4.11-21,2)

Io, Giovanni, vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave

dell'Abisso e una grande catena.

Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per

mille anni; lo gettò nell'Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché

non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali

deve essere lasciato libero per un po' di tempo.

Poi vidi alcuni troni-a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare-e le

anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio,

e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto

il marchio sulla fronte e sulla mano.

Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni.

E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva.

Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé.

E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono.

E i libri furono aperti.

Fu aperto anche un altro libro, quello della vita.

I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto

in quei libri.

Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti

da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere.

Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco.

Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco.

E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.

E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti

erano scomparsi e il mare non c'era più.

E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio,

pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

Parola di Dio.

Vangelo

Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.

Dal Vangelo secondo Luca (21,29-33) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta

di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli,

che ormai l'estate è vicina.

Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno

di Dio è vicino.

In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga.

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le parole del Signore non passano.

Con questa certezza concludiamo l’anno liturgico, certi della promessa

fattaci dal Maestro.

E con questa certezza possiamo leggere gli eventi del mondo e della Chiesa,

senza paura, senza dietrologie, senza visioni approssimative e piccine ma con

lo sguardo ampio che solo la fede ci può donare.

Il discepolo guarda al mondo con realismo ottimista; senza cedere alle lusinghe

di chi periodicamente trova delle soluzioni definitive, sa che nel cuore portiamo

un’ombra, il peccato originale e che tale ombra rode dall’interno ogni

immaginazione, ogni progetto, ogni rivoluzione.

Ma questo non significa che restiamo immobili senza far nulla, che ci rassegniamo

ma che aspettiamo cieli nuovi e terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia.

Qui e ora costruiamo il Regno dove viviamo, con semplicità, con ostinazione,

con gioia.

Qui e ora realizziamo il sogno di Dio di un mondo in cui ci si accoglie nel rispetto

delle diversità cercando insieme il senso ultimo della vita che Cristo ci ha rivelato.

E l’attesa è colma della presenza e delle parole di Cristo che non passano e che

diventano pane quotidiano, se condite dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.