mercoledì 3 agosto 2016

Il Vangelo del Giovedì 4 Agosto 2016

1° Lettura dal libro del profeta Geremìa Ger 31,31-34
Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-23) anno pari o C.
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò
ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa
o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né
carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai
sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla
terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare
a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei
sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio
non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va' dietro a me, Satana!
Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio,
ma secondo gli uomini!».
Parola del Signore
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il comportamento di Pietro è senza dubbio molto contradditorio.
Da un lato egli si apre alla rivelazione della reale identità
di Gesù, ma dall’altro egli non sembra in grado di cogliere
la portata salvifica della missione del Messia, che deve
donare la sua vita per tutti.
È questo il motivo per cui Gesù lo redarguisce con forza.
Ciò che il Maestro vuole ottenere da lui è una comprensione
più profonda del mistero della sua passione e morte.
Vediamo come Pietro, in fondo, è l’esatta immagine delle
contraddizioni da cui anche noi siamo caratterizzati?
Anche noi, infatti, siamo capaci di aprirci alla comprensione
dei misteri di Dio; ma appena si parla di croce e di sofferenza,
subito ci scandalizziamo e cerchiamo di rifiutare questa realtà.
Dio propone anche a noi una comprensione più profonda
del mistero di Gesù.
Riusciamo veramente a comprendere il significato del suo
mistero, e a renderci disponibili senza paura a seguirlo,
costi quel che costi?
Spero di si, ma se fatichiamo, abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.