domenica 18 aprile 2021

Il Vangelo del Lunedì 19 Aprile 2021

 

Della 3° settimana del Tempo di Pasqua.

Prima lettura.

Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava.

Dagli Atti degli Apostoli (6,8-15)

In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi

e segni tra il popolo.

Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di

quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non

riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.

Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare

parole blasfeme contro Mosè e contro Dio».

E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso,

lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.

Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare

contro questo luogo santo e contro la Legge.

Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà

questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».

E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il

suo volto come quello di un angelo.

Parola di Dio.

Vangelo.

Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,22-29) anno dispari.

Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto

una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi

discepoli erano partiti da soli.

Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato

il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.

Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli,

salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù.

Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché

avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.

Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la

vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà.

Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».

Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?».

Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È un dialogo fra sordi quello di Gesù con la folla, piuttosto offesa, che lo ha cercato.

Ma come, hanno appena cercato di farlo re e questi è fuggito?

Che strano personaggio!

Gesù, in effetti, appare profondamente turbato da ciò che è accaduto.

Non si aspettava una reazione del genere; sperava che quel gesto inaugurasse

il tempo messianico, che la folla capisse il vero volto di Dio che non risolve

i problemi ma che chiede a noi di condividere le soluzioni.

E invece.

Ancora una volta l’uomo si dimostra impreparato, ancorato alle proprie

ristrette visioni, abitato da un’insuperabile meschinità d’animo.

Sono offesi i suoi partigiani e Gesù tenta un ultimo, disperato tentativo; chiede

loro di riflettere sull’accaduto; la fame del corpo è solo una dimensione

dell’esistenza, la fame del cuore è più importante, ed Egli è venuto a donare

un pane che può saziare per l’eternità.

La folla è incuriosita e chiede cosa deve fare per avere questo pane.

La logica è sempre la stessa; cosa bisogna “fare” per aggiudicarsi Dio?

No, risponde Gesù, non bisogna “fare” ma “credere”.

La religiosità, ribadisce, non consiste nel mettere in opera dei fatti, ma nel

vivere una profonda dimensione della fede, attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.