mercoledì 11 febbraio 2015

Il Vangelo del Giovedì 12 Febbraio 2015

1° Lettura dal libro della Genesi (2,18-25)
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 7,24-30) anno B.
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro.
Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse,
ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno
spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò
ai suoi piedi.
Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.
Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino
i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli
e gettarlo ai cagnolini».
Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto
la tavola mangiano le briciole dei figli».
Allora le disse: «Per questa tua parola, va': il demonio
è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto
e il demonio se n'era andato.
Parola del Signore.
La nudità, per l’autore sacro, non è fonte di vergogna
o di imbarazzo, essa è piuttosto segno di innocenza
e l’armonia che Dio applica nella sua creazione raggiunge
il suo culmine nella creazione dell’essere umano completo,
nella sua concreta distinzione di uomo e di donna.
I due sono fatti l’uno per l’altra nel senso che essi trovano
nel reciproco dono di sé la completezza e la felicità.
Il piano originale del Creatore non è mutato; l’uomo
e la donna sono ancora fatti l’uno per l’altra; per questo
è necessario difendere con tutte le forze questa intenzione
originaria contro tutte quelle forme deviate di unione
che attentano al progetto originario della famiglia umana.
Ancora di più Gesù ci dice, che con la fede possiamo
risolvere tanti nostri problemi.
Questa donna di cui ci parla Marco, ai tempi di Gesù,
era considerata doppiamente impura; essa è siro-fenicia,
cioè pagana.
In più essa ha in casa una figlia indemoniata, che
rende ancora più problematica la situazione religiosa
della donna.
Eppure essa, al di là degli schemi, manifesta nei confronti
di Gesù una fede che raramente si incontra nei personaggi
del Vangelo; essa lo chiama Signore.
In qualche modo, essa riconosce in Lui la sua origine divina,
e gli chiede di intervenire facendo sì che la grazia portata
anzitutto per le pecore perdute della casa di d’Israele
possa riversarsi anche su di lei.
Questa donna sconosciuta fa parte del grande popolo
dei figli di Dio che provenienti da ogni razza e nazione
faranno parte della Chiesa.
Perciò, se incontriamo una persona in difficoltà di
qualsiasi popolo appartenga, è figlio di Dio, perciò,
aiutiamolo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.