martedì 5 febbraio 2019

Il Vangelo del Mercoledì 6 Febbraio 2019


Della 4° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Paolo Miki, sacerdote e compagni martiri.
1° Lettura dalla lettera agli Ebrei (12,4-7.11-15)
Dal Vangelo secondo Marco (6,1-6) anno dispari.
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga.
E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono
queste cose?
E che sapienza è quella che gli è stata data?
E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?
Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo,
di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria,
tra i suoi parenti e in casa sua».
E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi
malati e li guarì.
E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù torna nella sua patria e tutti vanno ad ascoltarlo in sinagoga,
restando stupiti del suo insegnamento.
Ma lo stupore si trasforma prima in chiusura e poi in ostilità quando
il Vangelo chiede di cambiare vita.
Gli abitanti di Nazareth infatti non accettano che uno di loro, uno di cui
conoscono, potremmo dire, pregi e difetti, possa parlare con autorità
sulla loro vita e chiedere il cambiamento del proprio cuore.
Ed io sinceramente per quello che scrivo, ne so qualcosa.
Spesso accade la stessa cosa a noi nei confronti del Vangelo; è una parola
che può anche meravigliare per la sua profondità, ma non le permettiamo
di scalfire le nostre tradizioni, non le permettiamo di mettere in forse
l’amore per noi stessi e di disturbare la nostra pigrizia.
Marco nota con tristezza che persino Gesù “si meraviglia della loro
incredulità” e non può (non è che non voglia) operare nessun miracolo.
La chiusura all’ascolto del Vangelo e l’incredulità alla sua forza impediscono
anche a Dio di operare miracoli.
Dio ci ha creati liberi, perciò, sta a noi decidere per il bene o per il male.
Scegliamo per il bene, facendoci illuminare dal Vangelo ed aiutare
dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.