lunedì 16 maggio 2016

Il Vangelo del Martedì 17 Maggio 2016

1° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (4,1-10)
Dal Vangelo secondo Marco (9,30-37) anno C.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la
Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio
dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e
lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre
giorni risorgerà».
Essi però non capivano queste parole e avevano timore
di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao.
Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate
discutendo per la strada?».
Ed essi tacevano.
Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse
più grande.
Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole
essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo,
disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel
mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me,
ma colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gli atteggiamenti con i quali Gesù e i discepoli si avvicinano
a Gerusalemme sono molto differenti.
Il Signore vorrebbe preparare i loro cuori introducendoli
nel mistero della passione del Cristo; ma essi coscientemente
si rifiutano di cogliere l’evento, e continuano a seguire la
loro mentalità, così dura e difficile da estirpare.
Per questo, Gesù prende un bambino e lo pone come punto
di riferimento per tutti coloro che cercano la verità; Gesù
non cerca persone che progettano sistemazioni per il loro
futuro, ma è alla ricerca di uomini che siano disposti,
in semplicità e fiducia, a condividere con Lui il piano di
salvezza operato da Dio per amore degli uomini.
Questo linguaggio, purtroppo, è duro anche per noi, sia
nella vita quotidiana, nelle comunità parrocchiali,
nella Chiesa e nei governanti.
Questo atteggiamento non ci porta da nessuna parte,
piuttosto, cambiamo la nostra mentalità e condividiamo
la nostra vita con il Signore, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.