martedì 18 ottobre 2022

Il Vangelo del Mercoledì 19 Ottobre 2022

 

Della 29° settimana del Tempo Ordinario.

San Paolo della Croce, sacerdote.

Prima Lettura

Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate

a condividere la stessa eredità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (3,2-12)

Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio,

a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il

mistero, di cui vi ho già scritto brevemente.

Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione

che io ho del mistero di Cristo.

Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come

ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito:

che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità,

a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per

mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono

della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza.

A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia:

annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti

sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo,

affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle

Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno

che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la

libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.

Parola di Dio.

Vangelo

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.

Dal Vangelo secondo Luca (12,39-48) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone

di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.

Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il

Figlio dell’uomo».

Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».

Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il

padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito?

Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così.

Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.

Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e

cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi,

il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora

che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito

secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non

conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.

A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto,

sarà richiesto molto di più».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’immagine del ladro che arriva di notte, che Gesù utilizza per stimolare

in noi l’atteggiamento della vigilanza, è significativa.

Ognuno di noi tiene molto alle cose che possiede, ed è pronto a difenderle

dall’assalto del ladro.

Allo stesso modo, dobbiamo saper attendere il Signore che viene, come

chi cerca di proteggere qualcosa a cui tiene in modo particolare e che non

vuole farsi portare via.

Il Signore desidera trovarci al nostro posto, svegli, cioè, intenti a fare ciò

per cui ci ha chiamati.

In concreto, essere vigilanti, vuol dire essere fedeli; fedeli nell’amore e nel

servizio ai fratelli.

L’impegno ad amare il prossimo non è, infatti, lo slancio di un momento,

ma deve essere l’impegno di una vita.

Questo vuol dire essere amministratori fidati e prudenti e, la preghiera può aiutarci.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.