martedì 27 febbraio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 28 Febbraio 2024

 

Della 2° settimana di Quaresima.

San Romano di Condat, abate.

Prima lettura.

Venite, e colpiamo il giusto.

Dal libro del profeta Geremìa (18,18-20)

[I nemici del profeta] dissero: «Venite

e tramiamo insidie contro Geremìa,

perché la legge non verrà meno ai

sacerdoti, né il consiglio ai saggi né

la parola ai profeti.

Venite, ostacoliamolo quando parla,

non badiamo a tutte le sue parole».

Prestami ascolto, Signore, e odi la

voce di chi è in lite con me.

Si rende forse male per bene?

Hanno scavato per me una fossa.

Ricòrdati quando mi presentavo a te,

per parlare in loro favore, per stornare

da loro la tua ira.

Parola di Dio.

Vangelo.

Lo condanneranno a morte.

Dal Vangelo secondo Matteo (20,17-28) anno pari.

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme,

Gesù prese in disparte i dodici discepoli

e lungo il cammino disse loro: «Ecco,

noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio

dell'uomo sarà consegnato ai capi dei

sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno

a morte e lo consegneranno ai pagani

perché venga deriso e flagellato e

crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».

Allora gli si avvicinò la madre dei figli

di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò

per chiedergli qualcosa.

Egli le disse: «Che cosa vuoi?».

Gli rispose: «Di' che questi miei due figli

siedano uno alla tua destra e uno alla tua

sinistra nel tuo regno».

Rispose Gesù: «Voi non sapete quello

che chiedete.

Potete bere il calice che io sto per bere?».

Gli dicono: «Lo possiamo».

Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete;

però sedere alla mia destra e alla mia

sinistra non sta a me concederlo: è per

coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono

con i due fratelli.

Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi

sapete che i governanti delle nazioni

dòminano su di esse e i capi le opprimono.

Tra voi non sarà così; ma chi vuole

diventare grande tra voi, sarà vostro

servitore e chi vuole essere il primo

tra voi, sarà vostro schiavo.

Come il Figlio dell'uomo, che non è

venuto per farsi servire, ma per servire

e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Quaresima ci riconduce all’essenzialità,

alla verità, in noi stessi e nelle nostre comunità.

La stridente pagina del Vangelo di oggi,

che contrappone la sofferta confessione

di Gesù che esprime tutto il suo sconcerto

per la piega che sta prendendo il suo

ministero e già intravvede la croce, alla

squallida raccomandazione fatta dalla

madre di Giacomo e Giovanni, ammonisce

tutti noi riguardo all’abitudine di perdere

di vista l’essenziale, anche nelle

nostre comunità.

Il rischio che la mentalità mondana contagi

i rapporti nella Chiesa è reale e la corsa ai

primi posti, santa corsa per santi posti,

è sempre possibile nella Chiesa che vive

la contraddizione di essere fatta da uomini,

pur appartenendo tutta a Dio.

E così titoli onorifici, posizioni di riguardo

nelle comunità, possono essere il modo

che alcuni hanno di trovare un ruolo nella

Chiesa, non avendolo trovato nella società.

Gesù, straordinario Maestro, davanti al suo

dolore che non è capito, invece di offendersi,

si mette da parte, e insegna.

Insegna che siamo chiamati a pensare e ad

agire in maniera diversa.

La Chiesa non è una società che imita gli

atteggiamenti del mondo facendoli meglio,

ma un luogo nuovo, in cui l’attenzione

alle persone e alla preghiera, e la logica

del Regno prevalgono.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.