martedì 28 aprile 2015

Il Vangelo del Mercoledì 29 Aprile 2015

1° Lettura dalla prima lettera di
San Giovanni apostolo (1,5-2,2).
Dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30) anno B.
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto
queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così hai deciso nella
tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno
conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno
conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale
il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro
per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il
mio peso leggero».
Parola del Signore.
Anche noi facciamo parte del popolo eletto, per
questo dobbiamo cambiare la nostra mentalità,
per non restare schiavi di una tradizione religiosa
che non ha nessun aggancio con la storia e la
salvezza di Dio, che passa attraverso la sofferenza
e la Croce, che noi continuiamo a rifiutare, ma che
purtroppo se vogliamo salvarci dobbiamo accettare,
perché, in paradiso, non ci si va in carrozza.
In effetti, anche a poche dalla sua morte Gesù
manifesta con lucidità di conoscere la situazione
e, soprattutto, ciò che si muove nell’intimo di tutti
coloro che gli stanno accanto; essi non dovranno
scandalizzarsi della sua sofferenza e della sua morte;
anzi, essa darà loro l’opportunità di comprendere la
rivelazione più alta riguardante il loro Maestro; il
nome che Dio aveva rivelato a Mosè sul Sinai, Io sono,
Gesù lo attribuisce a se stesso.
Paradossalmente, essi lo capiranno proprio nel
momento in cui il dolore e la croce sembrano
offuscare questa verità.
Questo ci fa comprendere come a volte il nostro
approccio alla sofferenza e al dolore sia sbagliato;
a noi sembra che con la passione e la morte di Gesù
tutto sia finito, invece tutto è appena cominciato.
Apriamo la nostra mente e accogliamo il punto di vista
di Dio che, anche se spesso è diverso dal nostro, è quello
veritiero, perciò, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.