martedì 13 dicembre 2022

Il Vangelo del Mercoledì 14 Dicembre 2022

 

Della 3° settimana di Avvento.

San Giovanni della Croce, sacerdote e Dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Stillate, cieli, dall'alto.

Dal libro del profeta Isaia (45,6b-8.18.21b-25)

«Io sono il Signore, non ce n’è altri.

Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura;

io, il Signore, compio tutto questo.

Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra

e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia.

Io, il Signore, ho creato tutto questo».

Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha plasmato

e fatto la terra e l’ha resa stabile, non l’ha creata vuota, ma l’ha plasmata

perché fosse abitata: «Io sono il Signore, non ce n’è altri.

Non sono forse io, il Signore?

Fuori di me non c’è altro dio; un dio giusto e salvatore non c’è all’infuori di me.

Volgetevi a me e sarete salvi, voi tutti confini della terra, perché io sono Dio,

non ce n’è altri.

Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la giustizia, una parola che non

torna indietro: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua».

Si dirà: «Solo nel Signore si trovano giustizia e potenza!».

Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti ardevano d’ira contro di lui.

Dal Signore otterrà giustizia e gloria tutta la stirpe d’Israele.

Parola di Dio.

Vangelo

Riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

Dal Vangelo secondo Luca (7,19-23) anno dispari.

In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al

Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».

Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te

per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”».

In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti

cattivi e donò la vista a molti ciechi.

Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete

visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi

sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la

buona notizia.

E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È talmente diverso, Dio, da ciò che immaginiamo, talmente destabilizzante

la sua presenza, originale, inattesa, che anche un profeta come Giovanni

resta spiazzato.

Giovanni nasce e cresce con un’unica missione; preparare la strada al Messia,

annunciare la sua venuta, scuotere Israele perché non perda questa ultima,

definitiva chiamata.

E invece.

Gesù contraddice l’idea di Messia che anche Giovanni si è fatta; non viene

per tagliare l’albero, né per gettare nel fuoco la pula, né per dividere i buoni

dai cattivi.

Un malconcio Battista, dalle carceri di Macheronte, manda un proprio

discepolo a chiedere a Gesù; sei veramente tu?

Anche noi, spesso, siamo colti da questo dubbio; è davvero Gesù colui che

ci salverà o dobbiamo aspettarne un altro?

La risposta di Gesù è un invito alla fede, a spalancare lo sguardo interiore,

a riconoscere i segni della presenza di Dio nella sua vita.

Dio non è mai evidente, amici, non è mai palese, non è mai come lo vorremmo.

E solo se sappiamo aprire il nostro sguardo lo possiamo riconoscere.

Animo, cercatori di Dio, che aspettate la salvezza, non dobbiamo aspettare

nessun altro Messia, solo riconoscerlo nell’oggi che ci è donato, attraverso

il Vangelo quotidiano ed alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Il Vangelo del Martedì 13 Dicembre 2022

 

Della 3° settimana di Avvento.

Santa Lucia, Vergine e Martire.

Prima Lettura

La salvezza messianica è promessa a tutti i popoli.

Dal libro del profeta Sofonìa (3,1-2.9-13)

Così dice il Signore: «Guai alla città ribelle e impura, alla città

che opprime!

Non ha ascoltato la voce, non ha accettato la correzione.

Non ha confidato nel Signore, non si è rivolta al suo Dio».

«Allora io darò ai popoli un labbro puro, perché invochino tutti

il nome del Signore e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.

Da oltre i fiumi di Etiopia coloro che mi pregano, tutti quelli

che ho disperso, mi porteranno offerte.

In quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi

contro di me, perché allora allontanerò da te tutti i superbi

gaudenti, e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte.

Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero».

Confiderà nel nome del Signore il resto d'Israele.

Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna;

non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta.

Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.

Parola di Dio.

Vangelo

È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.

Dal Vangelo secondo Matteo (21,28-32) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani

del popolo: «Che ve ne pare?

Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: "Figlio,

oggi va' a lavorare nella vigna".

Ed egli rispose: "Non ne ho voglia".

Ma poi si pentì e vi andò.

Si rivolse al secondo e disse lo stesso.

Ed egli rispose: "Sì, signore".

Ma non vi andò.

Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».

Risposero: «Il primo».

E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le

prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli

avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto.

Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete

nemmeno pentiti così da credergli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il secondo figlio risponde subito alla chiamata del padre.

Ma in realtà non va alla vigna.

La parabola non ci dice che cambia idea o che incontra un amico

o che ha un contrattempo, non ha proprio nessuna intenzione di

andare, fin dall’inizio.

Il suo è un atteggiamento puramente esteriore, la richiesta del

padre non lo scomoda, non lo interpella minimamente.

Come la nostra fede, troppo spesso fatta di esteriorità,

di facciata, di riti senza conversione.

Dio non ama le finte devozioni, non ama la falsità.

Preferisce il fratello che nega la sua presenza.

Quante volte un “no” è la manifestazione di un disagio, una

velata domanda di chiarimento, uno sprone al dialogo!

Quante volte ho incontrato delle persone che si dichiaravano

atee, che dicevano “no” a Dio.

Ma dialogando, ascoltando, usciva fuori che il “no” era a

qualcos’altro.

No ad una fede fatta di ipocrisia.

No ad un Dio incomprensibile che si disinteressa dell’uomo.

No agli uomini di Chiesa che dimenticano la misericordia. No.

Eppure, una volta messi davanti ad un volto di Dio diverso,

per alcuni il “no” diventa un “sì” inatteso e pieno, ed

abbracciano la preghiera.

Come il fratello della parabola.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.