domenica 11 luglio 2021

Il Vangelo del Lunedì 12 Luglio 2021

 

Della 15° settimana del Tempo Ordinario.

San Giovanni Gualberto, Abate.

Prima lettura.

Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca.

Dal libro dell’Èsodo (1,8-14.22)

In quei giorni, sorse sull’Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.

Egli disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d’Israele è più numeroso

e più forte di noi.

Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in

caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese».

Perciò vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le

loro angherie, e così costruirono per il faraone le città deposito, cioè Pitom e Ramses.

Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva,

ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti.

Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d’Israele trattandoli con durezza.

Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare

l’argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi

lavori li obbligarono con durezza.

Il faraone diede quest’ordine a tutto il suo popolo: «Gettate nel Nilo ogni figlio

maschio che nascerà, ma lasciate vivere ogni femmina»

Parola di Dio.

Vangelo.

Sono venuto a portare non pace, ma spada.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,34-11,1) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare

pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada.

Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la

nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.

Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me,

non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.

Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per

causa mia, la troverà.

Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.

Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi

accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.

Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli

perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli,

partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È una spada la presenza del Signore, una lama che ti squarcia l’anima, che ti inquieta,

che ti impedisce di stare tranquillo.

È una spada, non un calmante, non una tisana alla camomilla, non un inutile soprammobile.

Cosa ne abbiamo fatto della nostra fede?

Cosa è diventata l’abitudine di essere cristiani?

Vediamo ogni giorno la contraddizione di una fede che langue, che ancora frequenta le

chiese ma che non contagia la vita, che cerca Dio ma adattandolo alle proprie piccine visioni.

È una spada, richiede una battaglia continua contro il nostro uomo vecchio.

È una spada perché Gesù pretende di essere più della più grande gioia che possiamo

vedere, di poter colmare il cuore come quando ci innamoriamo o prendiamo fra le

braccia i nostri figli.

Perché è lui la sorgente di ogni amore e di ogni paternità.

È fuoco l’incontro con Dio, che divora e illumina, che consuma e spaventa, che riscalda

e distrugge le nostre resistenze.

In questo anno, in cui stiamo uscendo finalmente dalla pandemia, abbandoniamo i bassi

profili, smettiamola di rincorrere i compromessi e osiamo diventare santi come Cristo

ci vede e ci chiama ad essere, facendoci aiutare dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.