mercoledì 6 maggio 2015

Il Vangelo del Giovedì 7 Maggio 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (15,7-21)
Dal Vangelo secondo Giovanni (15,9-11) anno B.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io
ho amato voi.
Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete
nel mio amore, come io ho osservato i
comandamenti del Padre mio e rimango
nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia
sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Parola del Signore.
Si è parte del popolo di Dio non perché si è circoncisi,
ma perché si vive una vita lontana dal peccato e tutta
impegnata a ricercare la sua volontà ed il bene degli altri.
Dunque, quando si è capito questo, non è più importante
da quale popolo si proviene, se si è Giudei o pagani.
A questo punto, anche la nostra valutazione delle persone
deve essere sottoposta ad una rigorosa rivalutazione;
non è che spesso quanto vediamo noi con i nostri occhi
non corrisponde con la verità?
Solo Dio conosce il cuore delle persone, e forse coloro
che non ci sembrano proprio molto credenti, in realtà
offrono a Lui sacrifici di amore e di lode molto più
graditi dei nostri.
Per questo non bisogna mai giudicare, ma fare la
volontà di Dio.
Come la fece Gesù.
Non è strano che Gesù parli di gioia poche ore prima
della sua tragica morte?
Eppure, il Maestro vuole comunicare ai suoi un
insegnamento fondamentale; quando si rimane in Dio
e ci si sforza di fare la sua volontà, tutta la nostra vita
viene avvolta da una gioia che cambia definitivamente
il nostro modo di vivere la vita, le relazioni, le sofferenze
e persino la morte.
È questa la gioia di Gesù; è una gioia che non può essere
confusa con nessun altro tipo di sentimento o sensazione
simili; non è l’euforia o l’esaltazione, ma è una
consapevolezza profonda che nasce dal sapere che nulla
mai potrà dividerci da Colui che ci ama infinitamente.
Gesù, del resto, sapeva che nulla avrebbe mai potuto
dividerlo dal Padre e dal suo amore; per questo, anche
la sua gioia era piena e duratura, come deve essere la
nostra se veramente impariamo ad amare,
per farlo dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.