domenica 20 aprile 2025

Il Vangelo del Lunedì 21 Aprile 2025

 

Del Lunedì fra l’ottava di Pasqua.

Lunedì dell’Angelo,

l’angelo incontra le donne.

Prima lettura.

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato

e noi tutti ne siamo testimoni.

Dagli Atti degli Apostoli (2,14.22-32)

[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con

gli Undici si alzò in piedi e a voce alta

parlò così: «Uomini di Giudea, e voi tutti

abitanti di Gerusalemme, vi sia noto

questo e fate attenzione alle mie parole:

Gesù di Nàzaret-uomo accreditato da Dio

presso di voi per mezzo di miracoli,

prodigi e segni, che Dio stesso fece tra

voi per opera sua, come voi sapete bene-,

consegnato a voi secondo il prestabilito

disegno e la prescienza di Dio, voi, per

mano di pagani, l'avete crocifisso

e l'avete ucciso.

Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai

dolori della morte, perché non era possibile

che questa lo tenesse in suo potere.

Dice infatti Davide a suo riguardo:

"Contemplavo sempre il Signore

innanzi a me; egli sta alla mia destra,

perché io non vacilli.

Per questo si rallegrò il mio cuore ed

esultò la mia lingua, e anche la mia carne

riposerà nella speranza, perché tu non

abbandonerai la mia vita negli ínferi né

permetterai che il tuo Santo subisca

la corruzione.

Mi hai fatto conoscere le vie della vita,

mi colmerai di gioia con la tua presenza".

Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente,

riguardo al patriarca Davide, che egli

morì e fu sepolto e il suo sepolcro è

ancora oggi fra noi.

Ma poiché era profeta e sapeva che Dio

gli aveva giurato solennemente di far

sedere sul suo trono un suo discendente,

previde la risurrezione di Cristo e ne parlò:

questi non fu abbandonato negli ínferi,

né la sua carne subì la corruzione.

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi

tutti ne siamo testimoni.

Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo

aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo

promesso, lo ha effuso, come voi stessi

potete vedere e udire».

Parola di Dio.

Vangelo.

Andate ad annunciare ai miei fratelli

che vadano in Galilea: là mi vedranno.

Dal Vangelo secondo

Matteo (28,8-15) anno dispari.

In quel tempo, abbandonato in fretta il

sepolcro con timore e gioia grande, le

donne corsero a dare l'annuncio ai

suoi discepoli.

Ed ecco, Gesù venne loro incontro e

disse: «Salute a voi!».

Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono

i piedi e lo adorarono.

Allora Gesù disse loro: «Non temete;

andate ad annunciare ai miei fratelli che

vadano in Galilea: là mi vedranno».

Mentre esse erano in cammino, ecco,

alcune guardie giunsero in città e

annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto

quanto era accaduto.

Questi allora si riunirono con gli anziani

e, dopo essersi consultati, diedero una

buona somma di denaro ai soldati,

dicendo: «Dite così: "I suoi discepoli

sono venuti di notte e l'hanno rubato,

mentre noi dormivamo".

E se mai la cosa venisse all'orecchio del

governatore, noi lo persuaderemo e vi

libereremo da ogni preoccupazione».

Quelli presero il denaro e fecero secondo

le istruzioni ricevute.

Così questo racconto si è divulgato fra

i Giudei fino a oggi.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Figuriamoci se non dovevano intorbidire

le acque già così torbide.

Gesù è vivo?

Andiamo, uomini del luminoso ventunesimo

secolo, figli di Piero Angela, che andate

massicciamente dai cartomanti e leggete

l’oroscopo, ma considerate pie leggende

tutto ciò che riguarda Dio!

Gesù non è risorto!

È solo un bel modo di dire che quel

Gesù era proprio un tipo in gamba!

Insomma; se vogliamo smontare il

cristianesimo, neghiamo la resurrezione.

Possiamo farlo, lo fanno in molti, lo

hanno fatto un quarto d’ora dopo la

sua resurrezione.

Matteo, che scrive questa pagina forse

trent’anni dopo gli eventi, dice che

quella diceria si era diffusa fino

a quei tempi.

Tenerissimo, Matteo!

La diceria si è diffusa fino ad oggi,

e lo resterà nei secoli!

Perché la resurrezione è questione di fede,

non è evidente, mettiamocelo in testa.

Se credete, credete alla testimonianza

degli apostoli, delle donne, di chi c’era ed

ha trovato una tomba vuota, nulla di più.

Gesù è davvero risorto, che ce ne

accorgiamo o no, che lo vogliamo o no,

che lo crediamo o no.

Il problema non è Lui.

Siamo noi, e la nostra poca fede.

È un percorso, certo, a volte pericoloso,

e invito tutti voi a farlo.

Ora abbiamo cinquanta giorni per pregare

e spalancare il nostro cuore alla gioia,

per convertirci, infine, alla resurrezione.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buon Lunedì dell’Angelo, Fausto.