venerdì 30 gennaio 2015

Il Vangelo del Sabato 31 Gennaio 2015

Prima lettura Ebrei (11, 1-2.8-19)
Dal Vangelo secondo Marco (4,35-41) anno B.
In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse
loro: «Passiamo all'altra riva».
E, congedata la folla, lo presero con sé, così com'era,
nella barca.
C'erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si
rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva.
Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non
t'importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse
al mare: «Taci, calmati!».
Il vento cessò e ci fu grande bonaccia.
Poi disse loro: «Perché avete paura?
Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l'un
l'altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento
e il mare gli obbediscono?».
Parola del Signore.
La fede è una lampada che brilla nel buio ed è in
grado di guidare chi ne è animato per vie impervie
fino a raggiungere mete insperate.
Tutti i grandi uomini dell’Antico Testamento sono
stati animati da questa fede in Dio e nelle sue promesse.
Ad essi tali promesse non sono sembrate troppo
assurde o irrealizzabili; Abramo e Sara hanno
creduto che Dio poteva fare ciò che nemmeno la natura
è in grado di fare, e per questo hanno ottenuto l’insperato.
Teresa di Gesù Bambino diceva che si ottiene
da Dio quanto si spera da Lui.
Per questo motivo non aver paura di chiedere a Dio
le cose più belle e più grandi per noi; Egli stesso ci
darà la fede per attendere la loro realizzazione ed il
loro felice compimento, secondo la sua volontà d’amore.
Perciò, non dobbiamo mai avere paura, dice Gesù.
La paura è la peggiore nemica della fede; essa paralizza
non solo i nostri sensi, ma anche la nostra fiducia in Dio.
Al nostro Dio sta molto a cuore la nostra incolumità,
ma gli interessa molto di più sapere quanto ci fidiamo
di Lui veramente.
Dunque, le tempeste in realtà servono a mettere
alla prova il nostro cuore.
In fondo fidarsi di Dio quando il mare è piatto e
tranquillo non è un grande sforzo; quando tutto va
bene è facile fidarsi di Lui e lodarlo con trasporto.
Il problema sorge nel momento in cui bisogna dargli
fiducia quando tutto sembra andare storto e la
nostra barca sembra andare a fondo.
Per questo è necessario imparare a conoscerlo sempre
di più, perché dalla conoscenza dei suoi prodigi nasce
la fiducia e l’amore verso di Lui.
Lo so che non è semplice, facciamoci allora,  
aiutare dallo Spirito e dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.