Della 8° settimana del Tempo Ordinario.
San Giustino
martire,
Prima lettura.
Dio può preservarvi
da ogni caduta
e farvi comparire
davanti alla sua
gloria senza
difetti.
Dalla lettera di san
Giuda apostolo (17.20-25)
Voi, o carissimi,
ricordatevi delle cose
che furono predette
dagli apostoli del
Signore nostro Gesù
Cristo.
Costruite voi stessi
sopra la vostra
santissima fede,
pregate nello
Spirito Santo,
conservatevi nell’amore
di Dio, attendendo la
misericordia del
Signore nostro Gesù
Cristo per la vita eterna.
Siate misericordiosi
verso quelli che
sono indecisi e
salvateli strappandoli
dal fuoco; di altri
infine abbiate
compassione con
timore, stando lontani
perfino dai vestiti,
contaminati dal loro corpo.
A colui che può
preservarvi da ogni caduta
e farvi comparire
davanti alla sua gloria
senza difetti e colmi
di gioia, all’unico Dio,
nostro salvatore, per
mezzo di Gesù Cristo
nostro Signore,
gloria, maestà, forza e
potenza prima di ogni
tempo, ora e
per sempre. Amen.
Parola di Dio.
Vangelo.
Con quale autorità
fai queste cose?
Dal Vangelo secondo
Marco (11,27-33) anno pari.
In quel tempo, Gesù e
i suoi discepoli
andarono di nuovo a
Gerusalemme.
E, mentre egli
camminava nel tempio,
vennero da lui i capi
dei sacerdoti, gli
scribi e gli anziani e
gli dissero: «Con
quale autorità fai
queste cose?
O chi ti ha dato
l’autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro:
«Vi farò una
sola domanda.
Se mi rispondete, vi
dirò con quale
autorità faccio questo.
Il battesimo di
Giovanni veniva dal
cielo o dagli uomini?
Rispondetemi».
Essi discutevano fra
loro dicendo: «Se
diciamo: “Dal cielo”,
risponderà: “Perché
allora non gli avete
creduto?”.
Diciamo dunque: “Dagli
uomini”?».
Ma temevano la folla,
perché tutti
ritenevano che
Giovanni fosse
veramente un profeta.
Rispondendo a Gesù
dissero: «Non
lo sappiamo».
E Gesù disse loro:
«Neanche io vi dico
con quale autorità
faccio queste cose».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La sfuriata fatta al tempio ha
provocato
un terremoto nell'agiata classe
sacerdotale;
ma come, il tempio è tornato a
funzionare
dopo secoli di distruzione, tutto
procede
per il meglio e ora arriva questo
galileo
a contestare tutto in maniera
così plateale?
Urgono soluzioni.
Così Gesù viene interrogato; chi
gli ha
dato l’autorità di fare queste
cose?
Sorride amareggiato, Gesù;
qualcuno
ha sempre bisogno di apporre dei
sigilli, di mettere dei timbri.
Ma i profeti non hanno bisogno di
patenti
perché contestano esattamente
coloro che
vorrebbero rilasciarle!
Gesù è determinato nel suo
percorso e
non fornisce spiegazioni; no, non
dirà
nulla a questi assetati di
regole.
Nelle parrocchie ancora troppo
spesso
troviamo persone che vivono nell’ansia
di rilasciare patenti di
ortodossia, cosa
che nemmeno la Chiesa, nella sua
millenaria saggezza, fa con
leggerezza.
Gesù ci suggerisce di non
lasciarci turbare
da questi super-devoti che
nascondono la
fragilità delle loro idee dietro
la rigidezza
delle loro posizioni e di
coltivare lo spirito
di profezia nella Chiesa (non di
anarchia!)
senza sentirci ‘speciali’ ma
iniziando la
conversione della Chiesa a
partire da
noi stessi e dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.