martedì 5 marzo 2024

Il Vangelo del Mercoledì 6 Marzo 2024

 

Della 3° settimana di Quaresima.

San Marciano da Tortona, vescovo e martire.

Prima lettura.

Osserverete le leggi e le metterete in pratica.

Dal libro del Deuteronòmio (4,1.5-9)

Mosè parlò al popolo e disse: «Ora,

Israele, ascolta le leggi e le norme che

io vi insegno, affinché le mettiate in

pratica, perché viviate ed entriate in

possesso della terra che il Signore,

Dio dei vostri padri, sta per darvi.

Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme

come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato,

perché le mettiate in pratica nella terra in

cui state per entrare per prenderne possesso.

Le osserverete dunque, e le metterete in

pratica, perché quella sarà la vostra

saggezza e la vostra intelligenza agli

occhi dei popoli, i quali, udendo parlare

di tutte queste leggi, diranno: "Questa

grande nazione è il solo popolo saggio

e intelligente".

Infatti quale grande nazione ha gli dèi

così vicini a sé, come il Signore, nostro

Dio, è vicino a noi ogni volta che

lo invochiamo?

E quale grande nazione ha leggi e norme

giuste come è tutta questa legislazione

che io oggi vi do?

Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare

le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti

sfuggano dal cuore per tutto il tempo della

tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli

e ai figli dei tuoi figli».

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà

considerato grande nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,17-19) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Non crediate che io sia venuto ad abolire

la Legge o i Profeti; non sono venuto ad

abolire, ma a dare pieno compimento.

In verità io vi dico: finché non siano

passati il cielo e la terra, non passerà un

solo iota o un solo trattino della Legge,

senza che tutto sia avvenuto.

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi

minimi precetti e insegnerà agli altri a

fare altrettanto, sarà considerato minimo

nel regno dei cieli.

Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà

considerato grande nel regno dei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È possibile essere obbedienti e liberi nello

stesso istante?

Anarchici e fedelissimi?

Gesù c’è riuscito.

A volte interpretiamo il suo messaggio

come un inno all’amore libero, al

superamento totale della regola, alla

frantumazione della gabbia in cui

infiliamo Dio.

Ed è vero, in parte.

Ma, anche Gesù ha vissuto come un

devoto obbediente alle regole del proprio

contesto religioso. Allora?

La pagina di oggi ci illumina; Gesù chiede

a tutti di rispettare la Rivelazione contenuta

nella Legge del primo testamento, ma di

riportarla alla sua origine.

Gli uomini religiosi tendono ad interpretare

la Parola di Dio e a mischiare le proprie

opinioni con quelle di Dio.

A volte, poi, spacciano le proprie idee

come divine.

Gesù spezza questo circolo vizioso, nella

sua coraggiosa predicazione riporta la

Legge alla propria origine, la rimette

nel cuore di Dio, ne offre una

corretta interpretazione.

Gesù viene a difendere la Legge e

a portarla a compimento.

Perciò il discepolo, come ha saputo fare

benissimo san Paolo, non si lega a nuovi

lacci e lacciuoli, ma rispetta l’unica norma

del Vangelo, quella dell’amore a Dio e al

prossimo, concretizzandola nel quotidiano.

Riscopriamo lo splendore dell’obbedienza

all’amore aiutandoci con la preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.