giovedì 28 maggio 2020

Il Vangelo del Venerdì 29 Maggio 2020


Della 7° settimana di Pasqua.
S. Paolo 6°, papa.
Prima lettura dagli Atti degli Apostoli (25,13-21)
In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo.
E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo,
dicendo: «C'è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante
la mia visita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani dei
Giudei per chiederne la condanna.
Risposi loro che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l'accusato
sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall'accusa.
Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunale e
ordinai che vi fosse condotto quell'uomo.
Quelli che lo incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna accusa
di quei crimini che io immaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla
loro religione e a un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare a Gerusalemme
e là essere giudicato di queste cose.
Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto,
e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare».
Parola di Dio.
Dal Vangelo secondo Giovanni (21,15-19) anno pari.
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato,
Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene».
Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».
Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse "Mi vuoi bene?",
e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene».
Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.
In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi
dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà
e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
Meditazione personale sul Vangelo di oggi.
Gli evangelisti ci presentano Pietro come l’ultimo fra gli apostoli a convertirsi
alla gioia, (che non è sempre facile, credetemi amici).
Gesù è risorto, certo, e Pietro ha avuto anche la straordinaria esperienza di
un’apparizione privata che non deve essere andata molto bene visto che
nessuno ne parla.
Ma è come se la resurrezione fosse per qualcun altro, non per lui.
Perciò Gesù viene per salvare la pecora che si era smarrita, sul lago di
Tiberiade alla fine di un’ennesima notte infruttuosa.
Perciò lo prende da parte e lo aiuta a riconciliarsi con se stesso.
Pietro è incalzato e ammette di voler bene al Signore.
Ma non è più disposto a fare grandi proclami e grandi promesse.
Troppo il dolore per osare ancora.
Gesù sorride; ora Pietro è pronto.
Poiché ha sperimentato il proprio limite ora è capace di accogliere quello degli
altri, senza giudizio e supponenza, ma con la misericordia che forgia i santi.
Proprio come è successo a Pietro, che sembra proprio la mi stessa vita amici,
quante volte ho sperimentato quello che anche Pietro ha sperimentato e, quante
notti infruttuose e disperate ho avuto, ma che poi, attraverso la preghiera,
Gesù è venuto a consolare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.