mercoledì 17 maggio 2023

Il Vangelo del Giovedì 18 Maggio 2023

 

Della 6° settimana di Pasqua.

San Giovanni I, Papa e martire.

Prima Lettura

Paolo si stabilì in casa loro e lavorava,

e discuteva nella sinagoga.

Dagli Atti degli Apostoli (18,1-8)

In quei giorni, Paolo lasciò Atene

e si recò a Corìnto.

Qui trovò un Giudeo di nome Aquila,

nativo del Ponto, arrivato poco prima

dall’Italia, con la moglie Priscilla, in

seguito all’ordine di Claudio che

allontanava da Roma tutti i Giudei.

Paolo si recò da loro e, poiché erano del

medesimo mestiere, si stabilì in casa

loro e lavorava.

Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende.

Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga

e cercava di persuadere Giudei e Greci.

Quando Sila e Timòteo giunsero dalla

Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi

tutto alla Parola, testimoniando davanti

ai Giudei che Gesù è il Cristo.

Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano

ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse:

«Il vostro sangue ricada sul vostro capo:

io sono innocente.

D’ora in poi me ne andrò dai pagani».

Se ne andò di là ed entrò nella casa di un

tale, di nome Tizio Giusto, uno che

venerava Dio, la cui abitazione era

accanto alla sinagoga.

Crispo, capo della sinagoga, credette nel

Signore insieme a tutta la sua famiglia;

e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo,

credevano e si facevano battezzare.

Parola di Dio.

Vangelo

Voi sarete nella tristezza, ma la vostra

tristezza si cambierà in gioia.

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,16-20) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Un poco e non mi vedrete

più; un poco ancora e mi vedrete».

Allora alcuni dei suoi discepoli dissero

tra loro: «Che cos’è questo che ci dice:

“Un poco e non mi vedrete; un poco

ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne

vado al Padre”?».

Dicevano perciò: «Che cos’è questo

“un poco”, di cui parla?

Non comprendiamo quello che vuol dire».

Gesù capì che volevano interrogarlo e

disse loro: «State indagando tra voi

perché ho detto: “Un poco e non mi

vedrete; un poco ancora e mi vedrete”?

In verità, in verità io vi dico: voi

piangerete e gemerete, ma il mondo

si rallegrerà.

Voi sarete nella tristezza, ma la vostra

tristezza si cambierà in gioia».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quando si sta con Gesù, anche l’esperienza

del doloro e della gioia cambia radicalmente.

Secondo la Parola del Signore, la vera

gioia nasce dallo stare con Lui e dal

godere della sua presenza, mentre la

tristezza più profonda deriva, al contrario,

proprio dalla perdita di essa.

Questo è il messaggio principale che

Gesù vuole trasmettere ai suoi, che per

adesso non sono in grado di capire la

portata di queste parole, ma che da lì

a poco ne faranno esperienza diretta.

Quali sono le cose che ci danno gioia,

e quali quelle che ci fanno soffrire?

Se prendiamo come criterio il Vangelo,

le prospettive cambiano decisamente;

se la felicità consiste nello stare con

Gesù, come possiamo cercare ciò che

ci porta lontano da Lui?

Come possiamo ammettere nella nostra

esistenza qualcuno o qualcosa che, in

realtà, alla fine ci allontana dalla sua grazia?

Perciò, cerchiamo aiuto nel Vangelo,

lo strumento per essere sempre uniti al

Signore, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.