Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Andrea Kim
Taegon, sacerdote,
Paolo Chong Hasang
e compagni martiri Coreani.
Prima Lettura
Grande è il mistero
della vera religiosità.
Dalla prima lettera di
san Paolo
apostolo a Timòteo
(3,14-16)
Figlio mio, ti scrivo
tutto questo nella
speranza di venire
presto da te; ma se
dovessi tardare,
voglio che tu sappia
come comportarti nella
casa di Dio,
che è la Chiesa del
Dio vivente, colonna
e sostegno della
verità.
Non vi è alcun dubbio
che grande è il
mistero della vera
religiosità: egli fu
manifestato in carne
umana e riconosciuto
giusto nello Spirito, fu
visto dagli angeli
e annunciato fra le
genti, fu creduto nel
mondo ed elevato nella
gloria.
Parola di Dio.
Vangelo
Vi abbiamo suonato
il flauto e non avete
ballato, abbiamo
cantato un lamento
e non avete pianto.
Dal Vangelo secondo
Luca (7,31-35) anno dispari.
In quel tempo, il
Signore disse: «A chi
posso paragonare la
gente di questa
generazione? A chi è
simile?
È simile a bambini
che, seduti in piazza,
gridano gli uni agli
altri così: “Vi abbiamo
suonato il flauto e
non avete ballato,
abbiamo cantato un
lamento e non
avete pianto!”.
È venuto infatti
Giovanni il Battista, che
non mangia pane e non
beve vino, e voi
dite: “È indemoniato”.
È venuto il Figlio
dell’uomo, che mangia
e beve, e voi dite:
“Ecco un mangione e un
beone, un amico di
pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata
riconosciuta giusta
da tutti i suoi
figli».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù ha perfettamente ragione;
troppe volte
ci comportiamo come bambini
capricciosi!
Forse non abbiamo capito il suo
invito ad
essere come fanciulli; Gesù non
intendeva
certo invitarci a diventare
infantili!
Il tema è questo; su dieci
persone almeno
sei hanno qualcosa di cui
lamentarsi
riguardo a Dio e al suo operato;
questo
non funziona, quest’altro non va
bene;
e-ad essere onesti-il più delle
volte il
tasso di gradimento di Dio è
legato
a noi e al nostro ombelico.
Molti sono convinti che, al posto
di Dio,
farebbero decisamente meglio il
suo lavoro.
Mi immagino sempre Dio intento a
segnare su di un taccuino le
mille richieste
che ogni secondo gli giungono
dalla terra,
come se fosse una specie di
cameriere
imbranato che annota gli
ordinativi!
Qualche tempo fa ho visto un
simpatico
film; un adulto insoddisfatto e
lamentoso
diventava per una settimana Dio,
combinando un sacco di guai!
La nostra insoddisfazione può
essere un
lamento improprio, magari perché
non
vediamo realizzato qualche nostro
desiderio.
Gesù ci ammonisce a vedere al di
là della
nostra (piccola) soddisfazione, a
guardare
in grande, a saper cogliere nel
quotidiano
i tanti segni della presenza e
della
sapienza di Dio.
Dio sa quel che fa e se anche ci
sono delle
cose che ci risultano
incomprensibili,
sappiamo che il Regno avanza.
Nessuno si arroghi il diritto di
consigliare
Dio e cerchiamo-piuttosto-di
riconoscere
le opere grandiose che Dio compie
e
ringraziarlo con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.