giovedì 5 dicembre 2024

Il Vangelo del Venerdì 6 Dicembre 2024

 

Della 1° settimana di Avvento.

San Nicola di Bari, vescovo.

Prima Lettura.

In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.

Dal libro del profeta Isaìa (29,17-24)

Così dice il Signore Dio: «Certo, ancora

un po' e il Libano si cambierà in un

frutteto e il frutteto sarà considerato

una selva.

Udranno in quel giorno i sordi le parole

del libro; liberati dall'oscurità e dalle

tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.

Gli umili si rallegreranno di nuovo nel

Signore, i più poveri gioiranno nel

Santo d'Israele.

Perché il tiranno non sarà più, sparirà

l'arrogante, saranno eliminati quanti

tramano iniquità,

quanti con la parola rendono colpevoli

gli altri, quanti alla porta tendono tranelli

al giudice e rovinano il giusto per un nulla.

Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il

Signore, che riscattò Abramo: "D'ora in

poi Giacobbe non dovrà più arrossire,

il suo viso non impallidirà più, poiché

vedendo i suoi figli l'opera delle mie mani

tra loro, santificheranno il mio nome,

santificheranno il Santo di Giacobbe

e temeranno il Dio d'Israele.

Gli spiriti traviati apprenderanno la

sapienza, quelli che mormorano

impareranno la lezione"».

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù guarisce due ciechi

che credono in lui.

Dal Vangelo secondo

Matteo (9,27-31) anno dispari.

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava,

due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio

di Davide, abbi pietà di noi!».

Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono

e Gesù disse loro: «Credete che io possa

fare questo?».

Gli risposero: «Sì, o Signore!».

Allora toccò loro gli occhi e disse:

«Avvenga per voi secondo la vostra fede».

E si aprirono loro gli occhi.

Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate

che nessuno lo sappia!».

Ma essi, appena usciti, ne diffusero la

notizia in tutta quella regione.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

La luce è uno dei temi del Natale; la

suggestione del presepe, le mille candele

accese, la stella cometa.

E di luce parla oggi la Parola.

Luce degli occhi, la luce recuperata da

due poveri ciechi, luce promessa da Isaia

che si rivolge ad un popolo depresso e

scontento (i brontoloni impareranno la

lezione) e immagina un mondo più giusto,

meno violento, in cui gioiscono il

debole e l’umile.

Anche noi siamo chiamati a ricevere la

luce del Signore, nel prossimo Natale,

a lasciarci illuminare interiormente,

a recuperare la vista della fede e, per farlo,

occorre ammettere le proprie oscurità.

Prendiamoci, oggi, tre minuti di silenzio

in preparazione al Natale per provare a

riflettere su quanta luce abbiamo ricevuto

dal Signore nella nostra vita, quante cose

abbiamo capito, quanto bene abbiamo

donato e accolto.

Una specie di ‘cronaca bianca’ della

nostra vita, per non essere ingrati di

fronte al Signore che, continuamente,

colma i nostri cuori di illuminazione e pace.

Comportiamoci come figli della luce,

direbbe san Paolo, noi che siamo stati

illuminati dalla Parola e dal dono dello

Spirito Santo ricevuto in abbondanza!

Prendiamoci tre minuti per pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.