lunedì 5 giugno 2017

Il Vangelo del Martedì 6 Giugno 2017

Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro di Tobìa (2,9-14)
Dal Vangelo secondo Marco (12,13-17) anno dispari.
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo
in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai
soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni
la via di Dio secondo verità.
È lecito o no pagare il tributo a Cesare?
Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi
alla prova?
Portatemi un denaro: voglio vederlo».
Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?».
Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello
che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Le domande fatte a trabocchetto a Gesù non fanno altro che manifestare da
un lato la sua sapienza ispirata e, dall'altro, la grettezza dei suoi nemici.
Eppure, anche in questo caso il Signore c’insegna qualcosa di utile; Egli
riconosce che tutto è lecito nel potere temporale e la legittimità di avere
responsabilità nei confronti della società civile in cui si vive.
Nella fattispecie, pagare le tasse risulta essere il modo più evidente per
sentirsi parte di un corpo sociale.
Nello stesso tempo, però, Gesù ricorda che ci sono delle esigenze e dei
doveri ben più alti di quelli legati al dovere civico; ciò che si deve dare
a Dio è ben più importante,
Dunque, indipendenza tra i due ambiti, ma nello stesso tempo chiarezza
nella scala valori; questa è la maniera migliore per vivere bene.
E noi per vivere veramente bene, dobbiamo donare la nostra vita al
Signore e seguirlo, facendoci aiutare dalla la preghiera.   
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.