mercoledì 24 luglio 2024

Il Vangelo del Giovedì 25 Luglio 2024

 

Della 16° Domenica del Tempo Ordinario.

San Giacomo, Apostolo.

Prima Lettura

Portiamo nel nostro corpo la morte di Gesù.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (4,7-15)

Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di

creta, affinché appaia che questa

straordinaria potenza appartiene a Dio,

e non viene da noi.

In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non

schiacciati; siamo sconvolti, ma non

disperati; perseguitati, ma non abbandonati;

colpiti, ma non uccisi, portando sempre

e dovunque nel nostro corpo la morte di

Gesù, perché anche la vita di Gesù si

manifesti nel nostro corpo.

Sempre infatti, noi che siamo vivi,

veniamo consegnati alla morte a causa

di Gesù, perché anche la vita di Gesù

si manifesti nella nostra carne mortale.

Cosicché in noi agisce la morte,

in voi la vita.

Animati tuttavia da quello stesso spirito

di fede di cui sta scritto: «Ho creduto,

perciò ho parlato», anche noi crediamo

e perciò parliamo, convinti che colui che

ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà

anche noi con Gesù e ci porrà accanto

a lui insieme con voi.

Tutto infatti è per voi, perché la grazia,

accresciuta a opera di molti, faccia

abbondare l'inno di ringraziamento,

per la gloria di Dio.

Parola di Dio.

Vangelo

Il mio calice, lo berrete.

Dal Vangelo secondo Matteo (20,20-28) anno pari.

In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre

dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si

prostrò per chiedergli qualcosa.

Egli le disse: «Che cosa vuoi?».

Gli rispose: «Di' che questi miei due figli

siedano uno alla tua destra e uno alla tua

sinistra nel tuo regno».

Rispose Gesù: «Voi non sapete quello

che chiedete.

Potete bere il calice che io sto per bere?».

Gli dicono: «Lo possiamo».

Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete;

però sedere alla mia destra e alla mia

sinistra non sta a me concederlo: è per

coloro per i quali il Padre mio lo

ha preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, si

sdegnarono con i due fratelli.

Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi

sapete che i governanti delle nazioni

dominano su di esse e i capi le opprimono.

Tra voi non sarà così; ma chi vuole

diventare grande tra voi, sarà vostro

servitore e chi vuole essere il primo

tra voi, sarà vostro schiavo.

Come il Figlio dell'uomo, che non è

venuto per farsi servire, ma per servire

e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Prega con noi, oggi, Giacomo il maggiore,

figlio di Zebedeo e di Maria Salome,

fratello di Giovanni l’Evangelista, nato

a Betsaida, divenne uno dei principali

confidenti di Gesù, assieme a suo

fratello e a Pietro.

È detto ‘il maggiore’ per distinguerlo

dall’altro Apostolo che sarà capo della

comunità cristiana di Gerusalemme.

Gesù lo ha voluto con sé nei momenti

più delicati della sua missione; in alcuni

dei principali miracoli, al Tabor, nella

preghiera al Getsemani.

Pescatore di Betsaida, fratello del più

mistico Giovanni, doveva avere un bel

caratterino, se nel gruppo dei dodici era

soprannominato, assieme a suo fratello,

boanerghes, figlio del tuono!

Sarà il primo degli apostoli ad essere

martirizzato, sotto Erode Agrippa,

intorno al 43/44.

Secondo la tradizione, le sue spoglie,

traslate, furono ritrovate nell’epoca di

Carlomagno e, in seguito, deposte a

Compostela nella basilica costruita nel 1075.

Luogo di pellegrinaggio fra i più famosi

al mondo (non scordiamoci che

Gerusalemme per un lungo periodo fu

inaccessibile!), Compostela è tornata ad

essere, in questi tempi, meta di

pellegrinaggi, specialmente per i più

giovani, che hanno riscoperto che la

vita e la fede sono un percorso.

E questo ci ricordi Giacomo, oggi; egli

che ha avuto la fortuna di vivere una

parte della sua vita nella profonda

intimità nella preghiera con Cristo

e che ha pagato con la vita la sua

fedeltà, ci aiuti nel pellegrinaggio

terreno che ci porta verso il Maestro.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.