martedì 6 ottobre 2020

Il Vangelo del Mercoledì 7 Ottobre 2020

 

Della 27° settimana del Tempo Ordinario.

Beata Vergine Maria del Santo Rosario, 

Prima lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (2,1-2.7-14)

Fratelli, quattordici anni dopo [la mia prima visita], andai di nuovo a Gerusalemme

in compagnia di Bàrnaba, portando con me anche Tito: vi andai però in seguito

a una rivelazione.

Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle

persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano.

Visto che a me era stato affidato il Vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello

per i circoncisi-poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei

circoncisi aveva agito anche in me per le genti-, e riconoscendo la grazia a me data,

Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Bàrnaba la destra

in segno di comunione, perché noi andassimo tra le genti e loro tra i circoncisi.

Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri, ed è quello che mi sono preoccupato di fare.

Ma quando Cefa venne ad Antiòchia, mi opposi a lui a viso aperto perché aveva torto.

Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme

ai pagani; ma, dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore

dei circoncisi.

E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, tanto che pure Bàrnaba

si lasciò attirare nella loro ipocrisia.

Ma quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del Vangelo,

dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla

maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?».

Parola di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca (11,1-4) anno pari.

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli li

disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».

Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga

il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri

peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci

alla tentazione».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Perchè dobbiamo pregare?

La principale ragione e che siamo chiamati a pregare perché Gesù ha pregato.

Affascinati dall’intimo rapporto che Gesù ha con il Padre, i discepoli lo hanno

seguito mentre di notte si ritirava in solitudine e stava in lungo colloquio con Dio.

Certo ogni discepolo era avviato alla vita di preghiera, recitava le benedizioni del

mattino e frequentava la sinagoga e il tempio.

Ma Gesù testimonia una preghiera completamente nuova, intima, una relazione

famigliare con Dio che nessuno mai si sarebbe aspettato.

E così i discepoli chiedono di essere introdotti a questo modo unico di pregare.

Gesù li accontenta e consegna loro il Padre nostro, la preghiera dei figli.

Poche richieste essenziali, la consapevolezza che Dio è un padre che ci ama,

il valore del riconoscere la sua presenza in mezzo a noi.

Anche noi oggi, Signore, ti diciamo con fede; insegnaci a pregare che è un dialogo

intimo con Te; Padre Nostro, Ave Maria, nostra Madre e Gloria che è la Trinità.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.