lunedì 13 novembre 2023

Il Vangelo del Martedì 14 Novembre 2023

 

Della 32° Domenica del Tempo Ordinario.

San Lorenzo O'Toole, Arcivescovo di Dublino.

Prima Lettura

Agli occhi degli stolti parve che

morissero, ma essi sono nella pace.

Dal libro della Sapienza (2,23-3,9)

Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,

lo ha fatto immagine della propria natura.

Ma per l’invidia del diavolo la morte è

entrata nel mondo e ne fanno esperienza

coloro che le appartengono.

Le anime dei giusti, invece, sono nelle

mani di Dio, nessun tormento li toccherà.

Agli occhi degli stolti parve che morissero,

la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro

partenza da noi una rovina, ma essi sono

nella pace.

Anche se agli occhi degli uomini subiscono

castighi, la loro speranza resta piena

d’immortalità.

In cambio di una breve pena riceveranno

grandi benefici, perché Dio li ha provati

e li ha trovati degni di sé; li ha saggiati

come oro nel crogiuolo e li ha graditi

come l’offerta di un olocausto.

Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,

come scintille nella stoppia correranno qua e là.

Governeranno le nazioni, avranno potere

sui popoli e il Signore regnerà per sempre

su di loro.

Coloro che confidano in lui comprenderanno

la verità, i fedeli nell’amore rimarranno

presso di lui, perché grazia e misericordia

sono per i suoi eletti.

Parola di Dio.

Vangelo

Siamo servi inutili.

Abbiamo fatto quanto dovevamo fare.

Dal Vangelo secondo Luca (17,7-10) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi,

se ha un servo ad arare o a pascolare il

gregge, gli dirà, quando rientra dal campo:

“Vieni subito e mettiti a tavola”?

Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare,

strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché

avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai

e berrai tu”?

Avrà forse gratitudine verso quel servo,

perché ha eseguito gli ordini ricevuti?

Così anche voi, quando avrete fatto tutto

quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo

servi inutili.

Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Siamo servi inutili, abbiamo fatto ciò

che dovevamo fare.

Siamo servi inutili, eppure indispensabili,

se restiamo servi.

Chi ha conosciuto il Maestro è chiamato

a diventare suo testimone, senza fanatismi,

senza ansie; il mondo è già salvo, solo

che non sa di esserlo e noi possiamo, nel

quotidiano, vivere da persone salvate e

le nostre comunità diventare in qualche

modo succursali del Regno di Dio.

Il Signore affida alle nostre fragili mani

il compito di renderlo presente vivendo

un’umanità in pienezza, affidata alla

luminosa presenza del Signore.

Siamo servi inutili, ma resi capaci di

professare il Regno.

Indegnamente, sempre.

Cosa ‘fare’, allora?

Anzitutto dobbiamo ‘essere’; essere

discepoli, essere pieni di fiducia,

diventare una specie di spazio

pubblicitario di Dio per il mondo.

Essere, non apparire, non organizzare,

non costruire sante barricate.

Esserci; con un sorriso, con la pazienza,

con il perdono.

Esserci, tutto lì.

Il Signore ci ricorda una cosa semplice;

è Lui che guida la barca, è Lui che

salva il mondo.

E noi a corrergli dietro.

Lui ama, Lui salva,

Lui guarda, Lui interviene.

E noi a corrergli dietro.

Animo e senso dell’ironia, amici, anche

se ci fissiamo troppo sui risultati, ed è in

parte inevitabile, non prendiamoci troppo

sul serio e lasciamo che sia Lui, il Signore

e la preghiera, a guidare le nostre vite

con passione e pazienza.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.