domenica 17 luglio 2016

Il Vangelo del Lunedì 18 Luglio 2016

1° Lettura dal libro del profeta Michèa (6,1-4.6-8)
Dal Vangelo secondo Matteo (12,38-42) anno pari o C.
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro,
da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera
pretende un segno!
Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta.
Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del
pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel
cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro
questa generazione e la condanneranno, perché essi alla
predicazione di Giona si convertirono.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona!
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa
generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi
confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ci sono delle situazioni nelle quali chiedere un segno a Dio
è indice di profonda fede ed amicizia con Lui.
Ma ci sono anche dei frangenti nei quali tutto ciò non solo
è inopportuno, ma persino peccaminoso.
È il caso dei farisei del brano evangelico odierno; a loro non
servivano affatto segni di nessun genere, né Gesù gliene
concesse, per il semplice fatto che essi non volevano credere
nella persona del Cristo.
Per tale motivo egli promette loro un segno paradossale;
quello di Giona.
Tale personaggio dell’Antico Testamento, con la sua vicenda
diventa il simbolo del destino di Gesù; egli, apparentemente
sconfitto ed umiliato, risorgerà dal sepolcro con tutta la sua
gloriosa potenza.
Ma anche in quel caso, quanti resteranno con il cuore
inesorabilmente chiuso?
Quando chiediamo dei segni a Dio, con quale spirito lo facciamo?
Spero con uno spirito di fede; in caso contrario aiutiamoci
con la preghiera per non fare la stessa fine di Giona.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.